Due mesi in più di carcere per una lentezza burocratica: l’incredibile storia di un detenuto

Frosinone News INTERNO

Era pronto per uscire dal carcere da due mesi ma a causa di una lentezza burocratica, un cinquantacinquenne residente a Cassino, ha trascorso in cella altri 60 giorni. È incredibile la storia che vede come protagonista un uomo finito in carcere per truffa. Un cumulo di pene che lo ha portato a dover restare nella casa circondariale di via Sferracavalli per un certo periodo di tempo. La scorsa estate il suo legale di fiducia, l’avvocato Armando, ha presentato istanza di applicazione dell’istituto della continuazione ex art. (Frosinone News)

Ne parlano anche altre fonti

Lo conosco, vado sempre a trovarlo a Rebibbia e smentisco categoricamente le illazioni sui suoi atteggiamenti prepotenti nei confronti degli altri detenuti. "Gabriele Bianchi non è un mostro. (ilmessaggero.it)

Lo conosco, vado sempre a trovarlo a Rebibbia e smentisco categoricamente le illazioni sui suoi atteggiamenti prepotenti nei confronti degli altri detenuti. E' l'ennesima sciocchezza, sono stanca". (Adnkronos)

La decisione della Corte di Cassazione di annullare, con rinvio, la sentenza della Corte d’assise d’appello di Roma che aveva ridotto dall’ergastolo a 24 anni le condanne per Marco e Gabriele, di 27 e 29 anni d’età di Artena, riconoscendo loro le attenuanti generiche, apre nuovi scenari. (ciociariaoggi.it)

Finito tra le sbarre per l'omicidio di Willy Monteiro, il giovane capoverdiano ucciso durante un pestaggio a Colleferro, in provincia di Roma, la notte tra il 5 e il 6 settembre del 2020, sembra non aver messo da parte la spavalderia. (La Stampa)

“Non sono un assassino o un mostro, ma sono solo una mamma che ha perso la sua bambina, mai ho pensato che potesse accadere una roba del genere alla mia bambina”, ha continuato. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Cassazione chiede nuovo processo per i Bianchi Bianchi fa il bullo in carcere (Virgilio Notizie)