Premio Strega, la guerra dell’amichettismo. Nei circoletti "de' sinistra" Mira piace più di Valerio

Secolo d'Italia INTERNO

Povera Chiara Valerio. Già, perché se c’è un aspetto divertente della vicenda Mira riguarda proprio il "toto vincitore" del premio Strega 2024. E ci insegna che per il circoletto, a sinistra, è un po’ come a Bari: c’è sempre un puro che ti epura – come Conte con Schlein (Secolo d'Italia)

Su altri giornali

A ricostruire su la Repubblica perché il romanzo viene pesantemente attaccato è la stessa scrittrice romana, 33 anni, alla sua seconda pubblicazione dopo l’esordio nel 2021 con X. Ospite di Otto e mezzo, Mira ricordava come gli attacchi fossero iniziato dopo l’uscita di un estratto su L’Espresso, prima di arrivare nelle librerie: «In quell’estratto, riportavo una notizia vecchia, del 2008, di quando Giorgia Meloni mise una corona di fiori in via Acca Larenzia tra le braccia tese su questa croce celtica. (Open)

Tanta polemica attorno a Dalla stessa parte mi troverai di Valentina Mira (Sem), che è tra i dodici finalisti del Premio Strega 2024. Un libro che molti stanno etichettando come “contro la destra”, perché, tra le altre cose, liquida con apparente sufficienza la strage di Acca Larentia. (MOW)

Parla della storia di Mario Scrocca, militante di sinistra arrestato nel 1987 per gli omicidi di Acca Larentia, due ragazzi dell’Msi uccisi all’uscita della locale sede del partito. Breve riepilogo delle puntate precedenti. (L'HuffPost)

Pubblichiamo di seguito alcuni stralci del libro di Valentina Mira "Dalla stessa parte mi troverai" (Sem) che dimostrano a chi avesse ancora dubbi che non si tratta di una "storia d'amore" o che non si tratta solo di questo. (Secolo d'Italia)

A furia di sopravvalutare il giorno in cui è nata (25 aprile, un termine biologico scambiato per un segno del destino), Valentina Mira si è dimenticata dell’anno: 1991. (Liberoquotidiano.it)

Ed ecco la strage, attorno alle 18.30 Giuseppe D’Audino, Francesco Ciavatta, Franco Bigonzetti, Maurizio Lupini e Vincenzo Segneri mettono piede fuori dalla porta e Bigonzetti e Ciavatta rimangono uccisi da un colpo d’arma da fuoco. (Radio Radio)