Russia: 24 diplomatici italiani espulsi - la Repubblica

la Repubblica INTERNO

"Un atto ostile".

Così Mario Draghi definisce la decisione della Russia di espellere 24 diplomatici italiani, come ritorsione per l'espulsione analoga da Roma dei suoi diplomatici.

"Ma questo", aggiunge il presidente del Consiglio, "non deve assolutamente condurre a una rottura dei canali diplomatici perché è attraverso quei canali che, se ci riusciremo, verrà raggiunta la pace, che è certamente il nostro obiettivo"

(la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Pubblicità Pubblicità. Alla notizia arriva anche il commento del Premier Draghi che nonostante l’atto ostile, auspica di non interrompere i rapporti diplomatici con la Russia, definiti canali fondamentali per arrivare alla pace (la VOCE del TRENTINO)

Con questa accusa, riferita all'espulsione il mese scorso di 30 diplomatici russi, Mosca ha deciso di espellere 24 funzionari italiani dell'ambasciata, degli uffici consolari e dell'Ice in Russia. Quella della Russia era «una reazione attesa» in base al principio della «reciprocità», ha commentato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. (ilmessaggero.it)

Pubblicità. Lo ha detto il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, commentando la giornata di incontri a New York, per partecipare alla riunione ministeriale “Global Food Security Call to Action” (Silenzi e Falsità)

Ieri il governo russo ha annunciato l’espulsione di 85 dipendenti di ambasciate europee: tra questi ci sono 24 persone che lavorano nell’ambasciata italiana a Mosca. Al momento non si conoscono i nomi degli italiani espulsi, e si sa solo che l’ambasciatore Giorgio Starace ieri mattina è stato convocato dal ministero degli Esteri russo per ricevere la comunicazione della decisione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Mosca espelle i diplomatici di Italia, Spagna e Francia e annuncia che la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia fornirà energia alla Russia. Un raid russo uccide cinque civili, tra cui un bimbo di due anni a Bakhmut, nella regione di Donetsk. (OGGI)

La giornata della ritorsione si è aperta a Mosca con la convocazione degli ambasciatori di Italia, Francia e Spagna – Giorgio Starace, Pierre Levy e Marcos Gomez Martinez – a cui è stata comunicata la decisione del Cremlino di dichiarare «persone non grate» i diplomatici contenuti nelle rispettive liste (La Stampa)