Scholz da Xi. Usa, rebus fondi a Kiev

Scholz da Xi. Usa, rebus fondi a Kiev
ilGiornale.it ESTERI

I nuovi aiuti militari Usa all'Ucraina rimangono appesi a un filo. Il piano dello speaker repubblicano della Camera Mike Johnson, che per mesi, su pressione dell'ala conservatrice e trumpiana del sua maggioranza, ha tenuto bloccato il pacchetto già varato dal Senato, è pieno di insidie. Dopo l'attacco dell'Iran a Israele, e dopo avere incontrato Donald Trump a Mar-a-Lago e parlato lunedì sera col presidente Joe Biden, Johnson ha annunciato l'intenzione di scorporare le misure contenute nel disegno di legge complessivo da 95 miliardi di dollari già votato dal Senato: aiuti a Israele, Ucraina (65 miliardi), Taiwan e altre priorità di sicurezza nazionale. (ilGiornale.it)

Su altre testate

La minaccia arriva dal portavoce della Commissione per la sicurezza del regime degli ayatollah. Gli Stati Uniti, intanto, hanno imposto nuove sanzioni all’Iran. (Il Sole 24 ORE)

– Il presidente americano Joe Biden ha avuto un incontro virtuale con il leader della maggioranza democratica al Senato Chuck Schumer, quello della minoranza repubblicana Mitch McConnell, lo speaker della Camera Mike Johnson e il leader della minoranza dem alla Camera Hakeem Jeffries. (Il Faro online)

Una soluzione per le armi Usa all'Ucraina? A Washington, qualcosa si muove. (Adnkronos)

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L’esito è però tutt’altro che scontato. Quello di accelerare il voto della Camera Usa sul pacchetto di aiuti militari che il Senato ha già approvato e che proprio i repubblicani della Camera si sono sempre rifiutati di considerare. (Il Fatto Quotidiano)

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito vergognoso che lo speaker repubblicano della Camera statunitense Mike Johnson abbia presentato una proposta per mettere ai voti in diversi progetti di legge gli aiuti per Israele e quelli per l’Ucraina. (LAPRESSE)

Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su 'X' affermando che "è necessario compiere ogni sforzo per evitare che il male della guerra si diffonda in tutto il mondo, sia in Europa, in Medio Oriente o altrove. (la Repubblica)