Accordo tra Argentina e creditori: ristrutturati 65 mld di debito di Buenos Aires

la Repubblica ESTERI

- L’Argentina avrebbe raggiunto un accordo con i creditori per la ristrutturazione i 65 miliardi del suo debito.

La nuova versione del patto prevederebbe il rimborso di 54,8 centesimi ogni dollaro di debito con uno scaglionamento dei pagamenti un po’ più favorevole ai creditori dell’ultima bozza.

La chiusura delle trattative con i creditori dovrebbe consentire a Buenos Aires di tornare ad accedere al mercato dei titoli di Stato. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Opzione valutaria: i possessori di obbligazioni denominate in euro e franchi svizzeri potranno scambiare le proprie obbligazioni con le nuove obbligazioni denominate in dollari in base ai tassi di cambio del 6 agosto 2020. (Finanza.com)

In base a quanto stabilito dal nuovo accordo l’Argentina rivedrà alcune delle date di pagamento previste per il rimborso delle nuove obbligazioni inserite nella sua proposta di scambio presentata lo scorso 6 luglio. (Wall Street Italia)

E cioè perfino BlackRock, ma anche Fidelity, Monarch, Gramercy, Pharo Managment, Redwood Capital, Oaktree Capital, VR Capital, HBK, Pimco, Mangart Capital, Amundi, BlueBay, Rowe Price, Western Asset Management, Wellington, Alliance Bernstein e Cyrus. (Gaucho News)

Inoltre, questo accordo permette all’Argentina di tornare sul mercato con l’emissione di nuovo debito e di intavolare trattative con il Fondo monetario internazionale per chiedere ulteriori prestiti. PRIMA RISPOSTA IN BORSA. (Yahoo Finanza)

Bond Argentina, adesioni in crescita alla controproposta dei creditori. Bond Argentina in forte rialzo. In altre parole, gli obbligazionisti oggi pretendono che i termini fissati dall’accordo vengano scolpiti sulla roccia e che non siano soggetti a nuove revisioni peggiorative, uno scenario non improbabile, dato che quello in corso è il secondo default effettivo (terzo, compreso quello “tecnico” del 2014) dal 2001. (InvestireOggi.it)

Sebbene non sia stato raggiunto l’obiettivo iniziale di ottenere un risparmio di oltre 41 miliardi di dollari, l’esecutivo ha espresso grande soddisfazione, definendo l’accordo come “un significativo alleggerimento del peso del debito”. (Vatican News)