Presi i "vivandieri" di Messina Denaro

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Ragusa. È un «contesto domestico-familiare» quello in cui viveva a Campobello di Mazara il super latitante Matteo Messina Denaro. Ad aprirgli le porte di casa sono stati i coniugi Emanuele Bonafede, cugino del geometra Andrea Bonafede che aveva prestato l'identità al padrino, e Ninfa Lorena Lanceri, entrambi finiti in carcere ieri come fiancheggiatori. La telecamera di una macelleria immortala il capomafia nel suo andirivieni dall'abitazione della coppia, dove arriva sia in auto che a piedi. (ilGiornale.it)

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E ha disposto perquisizioni nelle abitazioni della quattro persone. Laura Bonafede, Gaspare Ottaviano Accardi, Dorotea Alfano e Leonarda Indelicato sono i nuovi indagati nell’inchiesta sulla latitanza di Matteo Messina Denaro (Open)

“Cugino” era Laura Bonafede, cugina di Emanuele Bonafede, arrestato ieri insieme alla moglie, e figlia del boss di Campobello di Mazara. “Diletta” era invece Lorena Lanceri (indicata anche come “Lesto” o “Tramite”), pure lei ieri in manette, e che in quel modo firmava le sue lettere appassionate indirizzate a Matteo Messina Denaro (“…Quel regalo sei tu”). (Grandangolo Agrigento)

Di Nino Femiani Un femminaro. Invece lui, Matteo Messina Denaro, detto Diaboilik perché da giovane sognava di piazzare due mitra sul frontale della sua Alfa 164, come nei fumetti delle sorelle Giussani, era tutto uno "chemanfù" come dicono i napoletani per indicare uno che se la tira con le donne. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ceccano – Si sono introdotti la scorsa notte in un magazzino in uso alla Pro Loco. Le immagini del sistema di video sorveglianza sarebbero ora al vaglio dei Carabinieri del locale Comando Stazione contattati nella mattinata quando dalla Pro Loco si sono accorti che la porta d’ingresso del magazzino fosse stata forzata (Frosinone News)

Matteo Messina Denaro: arrestati i complici del boss, tutti gli aggiornamenti Sono stativivandieriche, secondo gli inquirenti avrebbe pranzato e cenato per mesi a casa loro. Sono finiti in cella, nipote del capomafia Leonardo Bonafede,con l'accusa di favoreggiamento e procurata inosservanza delle pena. (iLMeteo.it)

"Diletta" era invece Lorena Lanceri (indicata anche come "Lesto" o "Tramite"), pure lei ieri in manette, e che in quel modo firmava le sue lettere appassionate indirizzate a Matteo Messina Denaro ("... (AGI - Agenzia Italia)