Dal sacco al pelo al cerchio magico di Elon Musk

Tiscali ESTERI

Lo scorso novembre l’ingresso di Elon Musk in Twitter è stato simile all’arrivo di un tornado. Appena completata l’acquisizione da 44 miliardi ha impugnato la “scure” e ha licenziato la metà dei dipendenti. Poche ore dopo ha invitato quelli rimasti a fare una scelta: lavorare duramente per lunghe ore al giorno oppure dare le dimissioni volontarie. La 39enne Esther Crawford ha abbracciato da subito la nuova filosofia del lavoro imposta dal fondatore di Tesla. (Tiscali)

Se ne è parlato anche su altri media

La carriera della donna ha avuto un balzo dopo che, sullo stesso social, la donna aveva pubblicato una sua foto che la ritraeva avvolta in un sacco a pelo, addormentata sul pavimento dell’ufficio. Esther Crawford è la nuova Director of Product Management a Twitter. (L'Unione Sarda.it)

La storia di Ester Crawford, dormiva sul pavimento dell’ufficio e ora è la favorita di Elon Musk. È questo l’unico modo di lavorare? A inizio novembre, dopo i licenziamenti di Musk, il tweet della donna nel sacco a pelo in ufficio è diventato virale sui social, ora è tra i capi dell’azienda. (Fanpage.it)

Da manager qualunque in tre mesi è diventata l’interprete della strategia di Elon Musk per lanciare il nuovo Twitter. A Esther Crawford, 39 anni, il colpo è riuscito. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A volte i sacrifici ripagano. Ha dormito negli uffici di Twitter per giorni, dimostrando attaccamento al suo lavoro e abnegazione, e ora Esther Crawford è diventata una collaboratrice stretta di Elon Musk (ilGiornale.it)

U na foto diventata virale mostrava una manager di Twitter che dormiva in un sacco a pelo in ufficio. Era Esther Crawford. Ora è il braccio destro di Elon Musk (Donna Moderna)

All’epoca la foto diede addito a numerose interpretazioni tra cui quella che andò per la maggiore – smentita peraltro dalla stessa Crawford – di rimanere in ufficio anche la notte per lavorare e non finire licenziata nella ridda di tagli di personale aziendale imposta dall’entrante Musk (Il Fatto Quotidiano)