L'Argentina evita una nuova bancarotta

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Inoltre, questo accordo permette all’Argentina di tornare sul mercato con l’emissione di nuovo debito e di intavolare trattative con il Fondo monetario internazionale per chiedere ulteriori prestiti.

Dopo mesi di estenuanti trattative, il governo di Buenos Aires ha trovato l’accordo con tre gruppi di creditori per ristrutturare il proprio debito di circa 65 miliardi di dollari.

PRIMA RISPOSTA IN BORSA. (Yahoo Finanza)

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Infatti è stata prolungata la durata dell’offerta di Buenos Aires, che mira a scambiare obbligazioni estere per 66,238 miliardi di dollari, da oggi fino al 24 agosto. Opzione valutaria: i possessori di obbligazioni denominate in euro e franchi svizzeri potranno scambiare le proprie obbligazioni con le nuove obbligazioni denominate in dollari in base ai tassi di cambio del 6 agosto 2020. (Finanza.com)

Il tutto senza aumentare l’importo totale dei pagamenti di capitale o degli interessi che l’Argentina si impegna a effettuare. In un comunicato del Ministero dell’Economia e di tre gruppi di creditori l’accordo è stato definito un alleggerimento significativo del peso del debito. (Wall Street Italia)

L’ultimatum in scadenza oggi verrebbe prorogato ulteriormente, così da consentire alle parti di avere il tempo necessario per mettere nero su bianco l’intesa. Ieri, alla notizia che l’accordo tra le parti fosse vicino, le quotazioni dei bond sono lievitate. (InvestireOggi.it)

La data di entrata in vigore dell'intesa e di liquidazione, precisa il comunicato, è quindi fissata per il 4 settembre «o al più presto possibile dopo quella data». Gli analisti stimano che dopo gli ultimi aggiustamenti realizzati dal governo argentino, l'accordo è stato raggiunto sulla base del riconoscimento di un valore medio con i nuovi titoli di 54,8 dollari per ogni 100 di valore nominale dei vecchi bond. (La Stampa)

Il Fondo monetario internazionale ha stimato che l’economia argentina calerà di un ulteriore 10 per cento quest’anno. Così facendo Buenos Aires è riuscita a ridurre parte del suo debito, trovando un’intesa con i creditori, che pretendevano 55,7 dollari per ogni bond. (Vatican News)

Il debito dell’Argentina sottoposto a ristrutturazione, oltre 66 miliardi di dollari emessi sotto legislazione straniera, si incammina su un percorso più agevole, più prossimo a un accordo. (Gaucho News)