Twitter: i giorni di fuoco dell'America attraverso le parole di Trump

Voci di Città ESTERI

Il Presidente Trump non ha preso la cosa con sportività, annunciando di voler approvare una modifica della Sezione 230 del Telecommunication Act, legge del 1996, scudo penale a garanzia dei social network.

La guerra ai social. Questo tweet di Trump, pubblicato il 28 maggio, fa riferimento alla controversia sviluppatasi contro le piattaforme social, prima fra tutte lo stesso Twitter.

L’antefatto è semplice: con una serie di tweet al vetriolo, nei giorni precedenti il presidente Trump aveva fatto riferimento allo scandalo del mail-in voting, ovvero il voto per posta. (Voci di Città)

Su altri media

Dopo l’arresto e la morte di Floyd, 46 anni, i cittadini scesi in piazza e arrestati sono migliaia. Trump ha definito “atto di terrorismo interno” le proteste violente esplose in tutto il Paese dopo la morte di George Floyd. (Velvet Mag)

Il presidente Donald Trump ha minacciato apertamente il ricorso all'esercito per sedare le rivolte (TG La7)

La debolezza non batterà mai anarchici, saccheggiatori o criminali, e Joe è stato politicamente debole per tutta la vita. ", 'legge e ordine', l'esclamazione al termine del tweet. (Adnkronos)

La foto non è stata particolarmente apprezzata da esponenti della chiesa episcopale. In particolare, alla Cnn ha espresso il proprio dissenso Mariann Edgar Budde, che ricopre l’incarico di vescovo nella diocesi episcopale di Washington. (Imola Oggi)

Trump nel suo discorso alla Casa Bianca ha esortato i governatori, (soprattutto quelli democratici nei loro stati le proteste più violente), a “prendere il controllo delle strade” tramite l’utilizzo della Guardia nazionale, oppure sarà impiegato l’esercito per risolvere velocemente la situazione. (ilMetropolitano.it)

Altre due persone sono rimaste uccise durante disordini a Chicago anche se ancora non è chiara la dinamica dell’episodio. Si fa infatti sempre più incandescente la situazione negli Stati Uniti dopo il movimento di protesta innescato dalla morte di George Floyd. (Il Riformista)