hater inscena la morte del figlio per coronavirus

“Se una persona arriva a fare una cosa del genere e perché evidentemente ha bisogno di attenzioni” ha proseguito.

La reazione del rapper, con giusta causa, non è tardata ad arrivare ed ha subito smascherato l’utente in questione sul suo profilo social.

Tutta l’attenzione che meriti per aver inscenato la morte di mio figlio!” ha continuato, pubblicando lo screen del vile gesto fatto dal ragazzo.

Fedez | Un hater ha inscenato la morte del figlio di Chiara Ferragni per Coronavirus (GameGurus)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Non era la festa che i due mega vip avevano in mente, purtroppo però, a causa della pandemia in corso di Covid-19, Chiara Ferragni e Fedez, scelgono di festeggiare il secondo compleanno del loro piccolo Leone in casa, organizzandogli una piccola festicciola. (Fidelity News)

Fedez, hater ruba foto di Leone e lo fa passare per figlio morto di Coronavirus. Il “webete” in questione, ha condiviso la fotografia del piccolo Leone Lucia Ferragni, postando gli scatti in un gruppo di Facebook: “Questa notte il covid-19 si è portato via mio figlio Leone di 2 anni e mezzo…Non è vero che solo gli anziani malati muoiono!!!! (Blog Tivvù)

“Cog**** del giorno”, ha aggiunto il rapper, che insieme a sua moglie Chiara Ferragni è in prima linea nella battaglia contro l’emergenza Coronavirus. Immediata la reazione di Fedez, che ha denunciato il post di cattivo gusto. (Notizie.it)

Tra l’altro Chiara ha voluto ringraziare personalmente la Oreo e gli altri partner commerciali che hanno reso possibile questa iniziativa. (CheDonna.it)

Chiara Ferragni si è mostrata senza un filo di trucco e ha comunque sedotto i fan dei social. Chiara Ferragni senza trucco. Tra gli scherzi a Fedez e le coccole al piccolo Leone, Chiara Ferragni sta trascorrendo la quarantena in casa e in famiglia, e sui social l’influencer si è mostrata anche au naturel, senza un filo di trucco. (Notizie.it )

Tutte le somme incassate dalla società attraverso commissioni poco trasparenti o ingannevoli dovranno essere restituite ai donatori, e l’Antitrust dovrà bloccare tutte le raccolte fondi avviate da privati che nascondono costi a carico degli utenti – spiega il Codacons, che annuncia un esposto all’Autorità per la concorrenza – Tutte le iniziative di solidarietà vanno premiate e incentivate, ma occorre garantire massima trasparenza ai cittadini sia sulla reale destinazione dei fondi, sia su eventuali costi legati alle donazioni. (codacons.it)