Chiara Ferragni manifesta tra la folla contro la violenza sulle donne

MilanoToday.it INTERNO

Anche Chiara Ferragni è scesa in campo per manifestare contro la violenza sulle donne. L'imprenditrice digitale, infatti, ha voluto metterci la faccia ed è andata in piazza, tra alla folla, alla manifestazione di Milano del 25 novembre per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne e lanciare un messaggio a tutti, quello di essere "femministi" sempre, ogni singolo giorno. Con un cartello in mano che recita la scritta: "We Should All Be Feminists" (cioè, "dovremmo tutti essere femministi"), Chiara ha preso parte attivamente alla manifestazione postando, sui suoi social, gli scatti che la ritraggono tra la folla e pronta a far sentire la sua voce in questo importantissimo evento pubblico che lancia un messaggio molto importante in difesa delle donne e della violenza che subiscono ogni giorno. (MilanoToday.it)

Ne parlano anche altri giornali

Ricorreva ieri, 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Come ogni anno, le manifestazioni principali sono state organizzate dai movimenti femministi tra cui il principale è Non Una di Meno. (Trash Italiano)

Quasi mezz’ora. È questo il tempo necessario per leggere tutte le storie delle 107 donne uccise dall’inizio dell’anno. (Corriere Milano)

L'imprenditrice digitale ha voluto mostrarsi ancora una volta al fianco delle donne. Come il primo con cui è scesa dalla scalinata dell'Ariston, la cui frase «Pensati libera», è diventata uno slogan delle donne e per le donne. (Vanity Fair Italia)

Dopo il supporto all’evento Wall of Dolls del 22 novembre, in cui era presente il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, e l’Advisory Board di Assolombarda per il sociale, presieduto da Gabriella Magnoni Dompé, Assolombarda ha promosso fra le molte iniziative dell’Associazione il talk «Finalmente libera» nella giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. (Il Sole 24 ORE)

Coperchi, chiavi, fischietti, un boato. «Per Giulia Cecchettin e per tutte queste donne non facciamo un minuto di silenzio ma bruciamo tutto» è l’urlo che ha chiuso la manifestazione contro la violenza sulle donne organizzata ieri mattina in largo Cairoli a Milano, proprio di fronte al Castello Sforzesco. (ilGiornale.it)

È anche salita sul palco per urlare il suo "no al patriarcato", commuovendosi per tutte le donne che sono state uccise dagli uomini. Inutile star qui a sottolineare che il moto di rabbia, giusto, esploso per l'uccisione di Giulia Cecchettin per mano di Filippo Turetta è stato molto meno evidente quando a essere uccisa è stata Sofia Castelli. (ilGiornale.it)