Il prefetto e l'organizzazione . De Luca: "Massima sicurezza"

Il prefetto e l'organizzazione . De Luca: Massima sicurezza
LA NAZIONE INTERNO

"Sicuramente è indispensabile la predisposizione di tutte le misure di sicurezza in una occasione come questa che vede il presidente della Repubblica ospite del nostro territorio. È un grande onore per la provincia, che richiede anche un’attenzione particolare". Maddalena De Luca, prefetto di Arezzo, fa il punto a poche ore dall’arrivo di Sergio Mattarella allo stadio comunale di Civitella. Sarà lei ad accogliere in forma strettamente privata il presidente, pochi minuti dopo aver fatto altrettanto con il ministro della difesa, Crosetto. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altre fonti

"Più vado avanti con gli anni e più i ricordi riaffiorano. Anche adesso guardo la piazza e mi torna in mente cosa vidi quella mattina del 29 giugno del 1944 uscendo dal nostro nascondiglio". (LA NAZIONE)

Di Matteo Marzotti CIVITELLA Quando il presidente della Repubblica scenderà dall’auto in piazza Becattini sarà tra i primi a stringergli la mano, indossando la fascia tricolore. Per Andrea Tavarnesi la visita del capo dello Stato a Civitella è più di un appuntamento istituzionale. (LA NAZIONE)

Di Matteo Marzotti CIVITELLA È il giorno di Mattarella. Il piccolo borgo medievale di Civitella si prepara ad accogliere il capo dello Stato che ha scelto il paese, teatro dell’eccidio del 29 giugno del 1944, per le celebrazioni del 25 aprile. (LA NAZIONE)

La strage degli innocenti. Il parroco martire e la piccola Vittoria salva nella soffitta

Questa mattina - oltre ad una delegazione degli studenti di quarta e quinta elementare che seguirà l’evento dalla piazza - il coro della scuola secondaria intonerà "Fratelli d’Italia" esibendosi insieme alla filarmonica Santa Cecilia di Civitella davanti al presidente Mattarella. (LA NAZIONE)

Civitella Val di Chiana (Arezzo), 25 aprile 2024 – “Mi è rimasto impresso tutto quello che accadde in quei giorni, me lo porto dentro. La voce è squillante, e chiunque farebbe fatica a credere che all’altro capo del telefono c’è una signora di 94 anni, Nia Cau, superstite della strage di Civitella, testimone degli orrori della guerra. (LA NAZIONE)

Boni La linea della vita che attraversava la mano sinistra del babbo le era sempre apparsa come un solco lungo e profondo. Lo pensò anche il mattino del 29 giugno 1944, distesa in cima al tetto della loro casa, nel centro storico di Civitella, tra le tegole rosse, mentre stringeva quella mano come la cosa più preziosa che le era rimasta. (LA NAZIONE)