Una rapina sepolta dal tempo: “… il notaio urlava come un vitello”

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A raccontarla, 30 anni dopo, è Agostino Giocondo, arrestato ieri dai carabinieri con l’accusa di essere il capo decina della famiglia mafiosa.

La vittima era un notaio al quale aveva strappato una borsa con 20 milioni di lire in assegni e 5 milioni in contanti.

Ecco cosa diceva Giocondo: “Urlava come un vitello… attaccato al cofano… la mattina esce sul giornale appena ho aperto il giornale con una sputacchiata il barista lo ha riempito pieno pieno appena si è messo a ridere”. (Livesicilia.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Agostino MIGLIORE, dopo essere uscito di casa, veniva fatto segno di colpi d’arma da fuoco (12 colpi cal ’ scattata all’alba l’operazione denominata Limes con cui i carabinieri, su ordinanza del gip, hanno arrestato a Belmonte Mezzagno e rinchiuso in carcere nove persone. (Tp24)

Agli ESAO Awards si è aggiudicato due primi posti nelle categorie Best International e Miglior olio Italiano, con il suo extravergine Fruttato Cuor d’Olivo, confermando l’ottimo risultato già conseguito nella precedente edizione della stessa manifestazione. (Sardegna Reporter)

Il procedimento per le ipotesi di reato è attualmente nella fase delle indagini preliminari Per le presunte condotte illecite, è stata ritenuta, altresì, la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso in quanto sarebbero state poste in essere avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo riconducibile alla cosca di ‘ndrangheta operante sul territorio. (Corriere di Lamezia)

A emergere è pure la piena e attuale disponibilità di armi da parte della famiglia di Belmonte Mezzagno, delle quali solo due sono state rinvenute: un fucile da caccia marca Winchester cal Il 2 dicembre del 2019 a essere protagonista di un agguato è Giuseppe Benigno mentre era in macchina dopo essere stato affiancato da due soggetti. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

L’indagine dell’operazione Limes, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido, è iniziata nel gennaio 2020, dopo tre omicidi e un tentato omicidio a Belmonte Mezzagno I Carabinieri nel corso dell’operazione eseguita all’alba a Belmonte Mezzagno, hanno anche trovato armi e droga. (Diretta Sicilia )

Arresti e processi si sono susseguiti negli ultimi quindici anni a Belmonte Mezzagno, ma la famiglia mafiosa resta forte e pericolosa. La catena di omicidi. Il 10 gennaio 2019, è stato assassinato Vincenzo Greco, un manovale di 36 anni, genero del boss Filippo Casella (La Repubblica)