Covid 19 ad Alzano strane polmoniti tra novembre e gennaio - ItaliaOggi.it

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Queste polmoniti sono state 18 a novembre, 40 a dicembre e 52 a gennaio.

Nella cittadina, infatti, prima che l'anno 2019 finisse, erano stati registrati strani casi di polmonite, di cui non si conoscevano origine e cause.

Secondo i dati diventati ufficiali oggi, sono stati 110 i pazienti con polmoniti di cui non si conosceva la causa ricoverati fra novembre e gennaio scorso all'ospedale di Alzano Lombardo, ora al centro dell'inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione dell'emergenza Covid. (Italia Oggi)

Ne parlano anche altre fonti

Particolare che ha spinto a non eseguire i tamponi agli ammalati di polmonite. Le polmoniti sospette sono state 18 a novembre, per poi passare alle 40 di dicembre e altre 52 a gennaio.Dal confronto tra i ricoveri del 2019 e quelli del 2018 sono "196 le polmoniti non riconosciute nel 2018, 256 tra gennaio e dicembre 2019". (Rai News)

I dati rivelano un incremento di polmoniti «sconosciute» fin dallo scorso novembre, culminando tra gennaio e febbraio prima di quella tragica domenica 23, giorno dell’individuazione del primo caso di coronavirus in provincia di Bergamo (Il Primato Nazionale)

Di certo l’impennata di contagi impressiona: nel 2018 i casi sono stati 196 in tutto, l’anno dopo 256, il 30% in più. Centodieci tra novembre e il 23 febbraio, giorno in cui alle cartelle si è aggiunta la voce «polmonite da Sars - coronavirus associato». (Il Messaggero)

La Procura di Bergamo punta il faro sui casi anomali registrati mesi prima dell'allarme nel fascicolo sulla mancata zona rossa di Alzano. Se il Covid era già qui il Pirellone, sotto attacco del Pd, non ha colpe. (La Verità)

"Il coronavirus si è diffuso ancora". I referti forniti dall’Ats e acquisiti dalla Procura, spiega Repubblica, parlano di 18 polmoniti registrate a novembre, 40 a dicembre e 52 a gennaio. (Liberoquotidiano.it)

A fornire i dati - su richiesta del consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta - sono stati l’Ats Bergamo e Asst Bergamo Est. Non è chiaro dalle relazioni se quei dati fossero stati comunicati in tempo reale all’Ats, e quindi alla Regione, già a partire da novembre. (Corriere del Ticino)