Francesca Amadori licenziata in tronco dall’azienda del nonno: era responsabile comunicazione

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Fanpage.it ECONOMIA

Francesca Amadori licenziata in tronco dall’azienda del nonno: era responsabile comunicazione Francesca Amadori, nipote del fondatore di una delle maggiori aziende agroalimentari italiane, specializzata nel settore avicolo, è stata licenziata in tronco.

Stavolta il terzo "terremoto", con il licenziamento di Francesca Amadori

Da tempo circolavano voci su rapporti professionali non idilliaci tra Francesca Amadori e il gruppo di cui suo padre è attualmente presidente. (Fanpage.it)

Su altre fonti

Da tempo circolavano voci su una possibile rottura professionale tra la donna e il gruppo gestito dalla famiglia. «Le regole sono valide per tutti». (La Sicilia)

È stato presentato dall’azienda – proseguono i sindacalisti – un quadro di miglioramento della situazione occupazionale che occorre approfondire, anche alla luce degli annunci sulla possibilità di giovarsi delle risorse regionali per la formazione. (Sardegna Reporter)

L’episodio ha portato alla convocazione dell’assemblea dei soci di Romagna Iniziative, consorzio che raggruppa le principali realtà industriali della Romagna. Dopo aver spiegato la situazione, i soci hanno ringraziato Francesca Amadori per il suo ruolo, chiedendole di rimanere al suo posto. (Il Fatto Quotidiano)

La nipote di Francesco Amadori, l’imprenditore avicolo noto in tv per il claim ‘Parola di Francesco Amadori’, è stata licenziata dall’azienda cooperativa che porta il nome del nonno. Da quanto si apprende, da tempo i rapporti tra le parti erano tesi e martedì mattina è stato consegnato alla nipote l’avviso dell’interruzione del rapporto di lavoro con effetto immediato. (Livingcesenatico)

La nipote di Francesco Amadori, l’imprenditore avicolo noto in tv per il claim ‘Parola di Francesco Amadori’, è stata licenziata dall’azienda cooperativa che porta il nome del nonno. Francesca Amadori era la responsabile della comunicazione del gruppo. (RomagnaUno)

Il consorzio operativo Gesco del gruppo Amadori ha confermato la conclusione del rapporto lavorativo «per motivazioni coerenti e rispettose dei principi e delle regole aziendali», specificando che «tali regole sono valide per tutti i dipendenti senza distinzione alcuna». (Gazzetta di Parma)