Ucraina: 20 obici italiani non funzionano, devono tornare indietro

Armi e Tiro INTERNO

Fa discutere in queste ore una notizia, ripresa dal Financial times, che ha pubblicato dichiarazioni di un portavoce della difesa ucraino, secondo la quale 20 obici semoventi da 155 mm M109L forniti dall’Italia all’Ucraina, dovranno essere rispediti indietro perché non in grado di funzionare. I pezzi d’artiglieria, a quanto sembra, facevano parte di un lotto giacente da diversi anni in un deposito all’aperto, erano stati rimessi parzialmente in pristino ma, per accelerare al massimo la consegna, avrebbero dovuto completare il processo di riparazione una volta giunti in Ucraina, tramite un kit di componenti fornite dagli Stati Uniti (Armi e Tiro)

Se ne è parlato anche su altri media

Secondo quanto riferito da Radio Free Asia, la Cina ha aggiornato le sue regole di reclutamento militare per concentrarsi sui “preparativi per la guerra” e sull’arruolamento con breve preavviso di personale qualificato, una mossa secondo gli analisti dovuta alla necessità di Pechino di avere soldati pronti a combattere una guerra regionale ad alta tecnologia. (Periodico Daily)

Aveva sorpreso, fatto indignare o deridere la vicenda dei 20 obici non funzionanti che l’Italia ha consegnato a Kiev. Dopo tre giorni di silenzio da che il Fincial Times aveva rivelato la notizia interviene direttamente il Ministero della Difesa che non la nega ma minimizza la portata dell’incidente che aveva fatto il giro del mondo. (Il Fatto Quotidiano)

Le parole di Jan Björklund in un intervento su Relazioni Internazionali di Tribuna Politica ed Economica. “Il compito principale della Presidenza svedese è lavorare nell’interesse dell’intera Unione. (LaPresse)

Sembra l'esito di una tragicommedia, perlomeno il governo italiano sembra aver imparato dall'errore e parte del secondo lotto di cannoni inviato durante Pasqua è già operativo sul campo di battaglia. Una notizia riportata dal Financial Times su informazione del consigliere della Difesa di Kiev, che riporta l'arrivo di 20 cannoni semoventi pronti per la rottamazione. (Money.it)

Si tratta delle versioni aggiornate a una ventina d’anni fa dei cannoni da 109 mm sviluppati sul progetto M155 di costruzione americana. Come stabilito dal Governo Draghi lo scorso anno, l’Italia ha consegnato all’Ucraina venti carri d’artiglieria M109L tra i circa 300 che erano stati depositati presso il centro di manutenzione di Lenta, nel vercellese. (Panorama)

"Alcuni quotidiani italiani hanno ripreso un articolo del Financial Times secondo il quale un anonimo consigliere del Ministro della Difesa ucraino avrebbe espresso disappunto per la qualità di alcune forniture militari, inviate da vari Paesi, per aiutare l’Ucraina. (Adnkronos)