No alle primarie e inchieste, Conte e Schlein rompono. E il campo largo (forse) si sgretola a Bari

L'Unione Sarda.it INTERNO

Quando sembrava che Bari potesse essere il laboratorio per un altro esperimento politico, il campo largo si sgretola dopo il "no" alle primarie del M5s a tre giorni dall'apertura dei gazebo. L'inchiesta sul presunto voto di scambio, la terza in pochi mesi, ha convinto Giuseppe Conte e il candidato Michele Laforgia che non ci fossero più le condizioni per votare domenica prossima. Un passo indietro che ha acceso lo scontro Pd-MoVimento e adesso il campo progressista, l'alleanza extralarge che va da Sinistra italiana e Verdi sino a Italia Viva e Azione, rischia di frantumarsi. (L'Unione Sarda.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

All’indomani della rottura consumata a Bari sulla scia dell’inchiesta per voto di scambio che ha coinvolto l’ormai ex assessora Maurodinoia, Giuseppe Conte torna a parlare della scelta di cancellare le primarie del centrosinistra nel capoluogo pugliese, e anzi rilancia nel campo del PD la responsabilità: “Se Schlein volesse mantener fede all’impegno preso a marzo del 2023 quando fu acclarata segretario del partito democratico al grido di ‘libererò il partito democratico da ‘capibastone’ e ‘cacicchi’ lei troverebbe in me il più grande partner”. (Il Fatto Quotidiano)

(Adnkronos) – Se Elly Schlein ”vuole mantenere fede all’impegno preso nel marzo del 2023, quando fu acclamata segretaria del Pd al grido di ‘libererò il partito da capibastoni e cacicchi’, parole sue, troverà in me il più grande partner favorevole a quest’operazione”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il M5S, infatti, dopo lo 'strappo' di Bari, quando Conte, in seguito alla nuova inchiesta sulla compravendita di voti, decide di rinunciare alle primarie con il Pd, anche in Piemonte sceglie la corsa in solitaria candidando Sarah Disabato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il giorno dopo l’annullamento delle primarie, che si sarebbero dovute tenere domani, domenica 7 aprile, per decretare chi, tra il penalista Michele Laforgia e l’ex parlamentare dei Verdi Vito Leccese, sarebbe dovuto essere il candidato unico del centrosinistra barese, sul tavolo, oltre alle polemiche e alle accuse, restano anche 12200 euro di conti che, comunque, occorrerà saldare. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Schlein sul candidato sindaco Vito Leccese: "Lo sosterremo anche se vorrà tentare il dialogo per trovare una soluzione unitaria, ma senza accettare imposizioni". Ma il tema dell'alleanza non sembra interessare il Movimento 5 Stelle (AGI - Agenzia Italia)

Fu ambiguo rispetto alla guerra civile spagnola, prestando un aiuto insufficiente alle forze repubblicane a alla fine fu travolto dall’inizio della seconda guerra mondiale. Scandì il suo tempo, fece riforme sociali all’avanguardia, conquistò gli intellettuali. (L'HuffPost)