Tortolì, nell'auditorium Fraternità la festa dell'orgoglio sardo

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Nell’auditorium Fraternità, Tortolì ha festeggiato Sa Die de sa Sardigna con un evento cui hanno preso parte scolaresche e autorità civili. Densa di spunti culturali, la mattinata, con l’inno sardo interpretato dal Coro di Arbatax, la riflessione sul valore del canto a tenore con l’esperto Bastianu Pilosu e la gara poetica tra Bruno Agus e Dionigi Bitti accompagnati dal tenore di Cardedu. Il linguista Ivan Marongiu ha presentato le letture in lingua sarda dei ragazzi dell’Istituto comprensivo 1 e 2 di Tortolì tratte da “La sarda rivoluzione”. (L'Unione Sarda.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Ieri sera, sabato 27 aprile, vigilia della data ufficiale (28 aprile), nella sede del Circolo Culturale Sardo, è stata celebrata a Biella la “Festa de su Popolu sardu”. In apertura di serata, il saluto del presidente Battista Saiu, che ha tracciato un breve inquadramento storico dei fatti risalenti al 28 aprile 1794. (La Provincia di Biella)

La sera di sabato 27 aprile 2024, vigilia della data ufficiale (28 aprile), nella sede del Circolo Culturale Sardo, è stata celebrata a Biella la “Festa de su Popolu sardu”. (newsbiella.it)

«Un’opera - spiega Cristiano Sabino, dell’associazione Sa Domo de Totus - che è l’ombelico attorno a cui ruota un progetto che coinvolge i licei Azuni, Figari e Castelvì, coi loro studenti, dieci associazioni, il Comune». (L'Unione Sarda.it)

Il 28 aprile è una data carica di significato per la Sardegna, un giorno in cui la storia e la lotta per l’indipendenza della nazione sarda si intrecciano: il 28 aprile 1794 – “Sa Die de s’aciapa” –, con la cacciata dei Piemontesi da Cagliari e dall’Isola, fu un momento cruciale della seconda fase dei moti rivoluzionari sardi. (Italia che Cambia)

Scopriamo insieme i 9 effetti collaterali dei fichi, traendo ispirazione dall’antico adagio che ci ricorda come ogni rosa abbia le sue spine. Questi frutti succulenti sono una fonte eccellente di fibra, vitamine e minerali. (SofiaOggi.com)

Accorato discorso della governatrice sarda per Sa Die de sa Sardigna: "Sa Die de sa Sardigna non è e non deve essere un giorno di parole roboanti a compensazione degli altri 364 giorni dell’anno. Alessandra Todde per Sa Die: "Sforziamoci di costruire, progettare, inventare ciò che vogliamo la nostra isola diventi". (Casteddu Online)