Da Cortellesi a Garrone i film premiati ai David di Donatello 2024: dove vederli al cinema o in tv

Sono i migliori film dell’annata appena conclusa. Almeno secondo l’Accademia dei premi David di Donatello, all’indomani della premiazione al teatro 5 di Cinecittà dove Io capitano di Matteo Garrone ha trionfato come miglior film e C’è ancora domani di Paola Cortellesi ha portato a casa sei statuette sulle 19 nomination da record ecco una piccola guida su dove trovare i film premiati sulle piattaforme. (la Repubblica)

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David 69, l’autodeterminazione femminile di Paola Cortellesi si arresta ai piedi del podio: anziché lei capitana, è Io capitano di Matteo Garrone, che si aggiudica i tre premi principali, film, regia (Cortellesi non concorreva) e produzione. (Il Fatto Quotidiano)

Un momento di "vibrante vitalità", rappresentato dalla presenza di film "molto belli che avrebbero potuto tutti vincere". Il presidente dell'Anica, Francesco Rutelli, commenta così con l'AdnKronos l'esito dei David di Donatello che ieri sera, in diretta televisiva su Rai 1, hanno premiato 'Io Capitano' di Matteo Garrone con sette riconoscimenti e 'C'è ancora domani' con sei. (Adnkronos)

Officiata dal presidente di sinistra che ha fatto un discorso apparentemente istituzionale, in realtà molto chiaro per chi ha voglia di intendere: il cinema è faccenda di sinistra, altre voci, altre ispirazioni non rilevano, non vanno calcolate, e in quanto di sinistra il cinema deve essere lasciato libero – nessun controllo, dice Mattarella, almeno in questa circostanza – di sviluppare la sua propaganda, si capisce adeguatamente sovvenzionato dallo Stato che anche in questo modo alimenta se stesso. (Nicola Porro)

«Un film di grandissima qualità che non può fare a meno di trascinarci d… Maricetta Lombardo, classe 1964, agrigentina, ha vinto il David di Donatello per il miglior suono in presa diretta nel film più premiato, “Io capitano” di Matteo Garrone, regista con il quale ha già conquistato altri due David con Gomorra e Dogman. (La Repubblica)

La Costa d’Avorio nel cuore. È così, con questo dualismo, che convive da 15 anni Kouassi Pli Adama Mamadou, quarantenne, attivista e leader del movimento migranti e rifugiati di Caserta, premiato ai David di Donatello per il film “Io Capitano” del regista Matteo Garrone, che a lui si è in parte ispirato per raccontare questa storia. (ilmattino.it)

A dimostrare che questa 69a edizione dei David di Donatello fosse di segno femminile, basterebbe il fatto che a correre con ben diciannove candidature ci fosse il filmdiretto da una donna, l’esordiente Paola Cortellesi, con protagonista una donna e i diritti delle donne. (Il Centro)