Vaccini Covid, il commissario Figliuolo: "Revisione piano? E' ancora fattibile"

Tiscali Notizie ECONOMIA

“Non c’è ancora una richiesta” di nuove dosi di vaccini “ma stiamo studiando.

Il piano vaccini anti-covid è ancora fattibile.

Ad assicurarlo il commissario straordinario per l’emergenza, generale Francesco Paolo Figliuolo, a margine della cerimonia per l’anniversario della Polizia penitenziaria, rispondendo ai cronisti sull’eventualità di dover richiedere nuove dosi di vaccini mRna date le nuove disposizioni sugli under 60. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altre testate

Speranza: da venerdì il 99% del Paese in zona bianca Il ministro della Salute: «In 7 giorni i casi che contavamo in mezza giornata». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo al convegno organizzato dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop) nella mattinata di mercoledì 16 giugno. (L'Eco di Bergamo)

PS: il certificato vaccinale italiano non è valido negli Stati membri perché non redatto in inglese Ma se così fosse, se la sola informazione fosse la TV, allora questi vecchietti latitanti correrebbero ad arruolarsi. (L'AntiDiplomatico)

Il Piano comunque ad oggi resta sostenibile“, ha garantito il Commissario per l’Emergenza, in merito a eventuali richieste di carichi aggiuntivi di dosi mRna da parte dell’Italia. ha spiegato Figliuolo intervenuto sulla riprogrammazione delle somministrazioni alla luce delle nuove disposizioni sugli under 60. (QuiFinanza)

Poi uno si chiede perché veniamo attaccati noi medici sui social - rimarca Bassetti - La gente scarica su di noi la rabbia perché vede che un ministro quarantenne ancora non si è vaccinato. I vaccini anti-Covid li conosciamo da otto mesi ed è giusto confrontarsi con nuove evidenze", ha detto ancora Bassetti (Adnkronos)

Ma se non dovessero arrivare – ha concluso- voglio tranquillizzare gli Italiani, siamo in grado di chiudere il piano entro settembre ” Abbiamo bilanciato con undici regioni per mitigare i disagi ai cittadini“. (Quotidiano online)

C’è da dire, poi, che in Italia, a differenza di quanto avviene in Inghilterra, manca un reale monitoraggio dei casi di variante indiana. Per il vaccino AstraZeneca, è stata rilevata una protezione del 60 per cento contro le infezioni dovute alla variante indiana, invece che del 73 per cento come avviene per la variante inglese. (LA NOTIZIA)