Coronavirus, Galli: "Superdiffusori ancora esistono"
Il problema dei super-diffusori è un cardine nella situazione epidemiologica.
"La genesi di alcuni focolai dice che ci sono stati problemi legati a qualcuno in grado di diffondere parecchio virus.
"La medicina territoriale va ripotenziata, l'attività di monitoraggio di questi nuovi focolai va resta più robusta possibile e non tutte le regioni secondo me stanno facendo lo stesso lavoro", osserva.
I superdiffusori ancora esistono, è probabile che qualcosa di questo genere sia avvenuto a Bologna e a Mondragone (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altre testate
Galli ha detto che «questa non è una malattia come l’influenza, si diffonde in maniera diversa». Qui abbiamo una minoranza di persone responsabili della maggioranza delle infezioni e molte di queste persone sono asintomatiche». (Open)
Nonostante la battaglia contro il nuovo coronavirus sia in corso da diversi mesi, sono ancora molte le problematiche legate alla diffusione del virus ancora senza soluzione. Meno del 10% delle persone infettate sono responsabili di oltre l'80% delle nuove infezioni. (Today)
Non riusciremo a prevenire completamente eventuali infezioni, dobbiamo riuscire a prevenire nuovi focolai", aggiunge. Meno del 10% delle persone infettate sono responsabili di oltre l'80% delle nuove infezioni", dice. (Yahoo Notizie)
Non riusciremo a prevenire completamente eventuali infezioni, dobbiamo riuscire a prevenire nuovi focolai”, ha concluso. “Questo virus è in grado di girare per il pianeta e tornarci addosso quando gli pare. (L'HuffPost)
Continua il dibattito sulla trasmissione del coronavirus nell’aria, dopo la lettera di 239 scienziati che chiedevano di rivedere le linee guida sull’uso delle mascherine e sui sistemi di ventilazione nei luoghi chiusi. (Virgilio Notizie)
Secondo l'infettivologo Massimo Galli, direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano la potenzialit della trasmissione via aerea, al di l delle prove, va considerata, per giocare d'anticipo. (Yahoo Notizie)
