Tornare all'articolo 18 spaccherebbe il Paese

La Stampa INTERNO

In un periodo in cui quasi tutti (a cominciare dai politici) sentono il bisogno di misurare frequentemente la popolarità e il consenso di cui godono sarebbe ingiusto biasimare Maurizio Landini per il suo referendum abrogativo di alcune norme in materia di lavoro, e soprattutto del Jobs Act di Matteo Renzi. In democrazia, infatti, il voto dei cittadini va sempre visto con favore, soprattutto se la discussione che ne accompagna il percorso di avvicinamento è autentica e di merito. (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha annunciato che firmerà il referendum proposto dalla Cgil per l'abolizione del Jobs Act, la riforma sul mercato del lavoro voluta dal governo Renzi nel 2016. (QuiFinanza)

Elly Schlein ha annunciato che appoggerà la raccolta firme della Cgil per quattro referendum contro il precariato, che cancellerebbero alcune norme del Jobs Act. Ecco chi sostiene il referendum e chi no. (Fanpage.it)

Elly Schlein proprio non riesce a portare avanti una campagna elettorale che non implichi divisioni interne o spot elettorali per gli avversari. L'intricatissimo risiko delle candidature risolto dalla Schlein sembrava aver quietato la guerra fra le correnti dem, ma la sua decisione di sostenere il referendum della Cgil contro il Jobs Act ha fatto esplodere tutto. (Liberoquotidiano.it)

Riceviamo e pubblichiamo (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il Partito democratico va in ordine sparso sul Jobs Act e il relativo referendum da firmare. Così emergono le spaccature. (L'Opinione delle Libertà)

L’ombra dell’IA sulle campagne elettorali di tutto il mondo – L’indagine di Check Point Research rivela l’allarmante uso dell’intelligenza artificiale nelle campagne elettorali di tutto il mondo (HelpMeTech)