Vescovo ferito in Sud Sudan: «Perdono i miei aggressori»

ilmessaggero.it INTERNO

Non nutre rancore verso gli aggressori che gli hanno sparato alle gambe il vescovo Christian Carlassare.

Così suor Paola Balatti, comboniana che opera in Sud Sudan, esprime in un colloquio con l'Agenzia Fides

«L'attentato al vescovo eletto Carlassare ha colpito molto la comunità sudsudanese, sia i cattolici sia i non cattolici.

Ai microfoni di «Eye Radio», un'emittente locale, ha pronunciato parole di perdono e ha chiesto preghiere per il Sud Sudan: «So che le persone stanno soffrendo più di me in questo momento per quello che è successo. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre fonti

«Perdono chi mi ha sparato», sono state le prime parole di Carlassare, la cui ordinazione a vescovo è prevista per il prossimo 23 maggio. Restano ancora sconosciute – ricorda Vatican news – le possibili ragioni dietro all’attentato, 24 le persone finora arrestate perché sospette. (Diocesi di MIlano)

"Quello del presidente è stato un segnale preciso - dice la fonte citata da Nigrizia - che si doveva agire perché si erano oltrepassati i limiti. (Rai News)

La Chiesa sudsudanese ne esce distrutta ed è seriamente invitata, insieme alla Chiesa universale, a una seria riflessione su quanto è successo e su infiltrazioni di questo tipo fin nelle sue radici. Dodici persone sono state arrestate ieri mattina a Rumbek, in Sud Sudan, accusate di essere coinvolte nell’agguato al vescovo Christian Carlassare. (Nigrizia.it)

Dunque, la lenta attuazione dell'accordo di pace ha creato uno spazio vuoto riempito dalle tensioni regionali e aperto allo sfruttamento dei devastatori L’Onu: i vuoti di potere riempiti dai devastatori. (Vatican News)

Padre Christian è nato il 1° ottobre 1977 a Schio, nel vicentino (proprio la città della missionaria laica Nadia De Munari assassinata in Perù), ma è originario di Piovene Rocchette. Il desiderio diventa senso di una vita, e si realizza nel 2005, quando va a imparare la lingua Nuer. (La Stampa)

Uno di loro mi ha sparato due proiettili che sono finiti nella sedia dietro me». Per quanto riguarda la salute di padre Christian Nigrizia ha sentito Enzo Pisani, medico del Cuamm che ha raccontato: «Due colpi di fucile gli hanno attraversato i polpacci. (Farodiroma)