Crosetto difende Meloni: "Pescivendola? Confine superato"

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"Il ritorno della pescivendola. Che imbarazzo": la giornalista Jeanne Perego ha commentato così su Twitter l'ultima conferenza stampa di Giorgia Meloni, di fatto criticando il presidente del Consiglio con parole piuttosto forti. Il tweet, però, non è andato giù a Guido Crosetto, ministro della Difesa, che si è schierato con il premier. Il fondatore di Fratelli d'Italia, in particolare, ha detto che se da un lato "si possono e si devono criticare le Istituzioni perché la libertà di critica di chiunque è il sale della democrazia", dall'altra bisogna sempre fare attenzione a non esagerare. (Liberoquotidiano.it)

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Ha pensato bene di insultare Giorgia Meloni e, con la spocchia della radical chic classista che non si mischia con chi svolge i lavori più umili, l’ha definita “pescivendola” ma ora la giornalista Jeanne Perego, francese di Le Havre che esercita la professione in Italia lavorando come freelance per alcuni giornali stranieri, finirà davanti al Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti per aver violato, con il suo linguaggio, la deontologia professionale. (Secolo d'Italia)

“I giornalisti italiani per il 99% sono corretti e sanno distinguere la critica dagli insulti – osserva Antoniozzi -, anche se i pescivendoli sono lavoratori straordinari che lottano ogni giorno con sacrificio. (Il Dispaccio)

Continua a tenere banco il caso dell’offesa rivolta a Giorgia Meloni dalla giornalista freelance e scrittrice Jeanne Perego. “Pescivendole di tutto il mondo uniamoci e prendiamoli a merluzzi in faccia”, ha twittato Maria Giovanna Maglie. (Liberoquotidiano.it)

“I giornalisti italiani per il 99% sono corretti e sanno distinguere la critica dagli insulti – osserva Antoniozzi -, anche se i pescivendoli sono lavoratori straordinari che lottano ogni giorno con sacrificio. (Il Dispaccio)

Alessandro Sallusti 25 novembre 2022 (Liberoquotidiano.it)

La Perego, freelance francese che lavora in Italia per alcuni giornali stranieri, dovrà infatti presentarsi davanti al Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti per aver violato, con le sue parole, la deontologia professionale. (ilGiornale.it)