Sud Sudan, agguato al vescovo Carlassare: arrestati anche tre preti

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Al di là delle motivazioni che possono essere dietro il ferimento di Carlassare, sottolinea a ilfattoquotidiano.it un punto chiave: “In Sud Sudan circolano troppe armi.

Lo stesso presidente Salva Kiir non avrebbe fatto mistero di volere un vescovo dinka.

Tali arresti fanno intuire l’inquietante sottobosco nel quale sarebbe maturata l’aggressione a Carlassare, comprensibile solo se calato nel contesto difficile del Sud Sudan. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Ci vorrà un po’ alle mie gambe per tornare a camminare, ma vi assicuro che tornerò e sarò con voi”, così padre Christian Carlassare, missionario e più giovane vescovo italiano, eletto della diocesi di Rumbek, in Sud Sudan, in un video-messaggio mandato ai fedeli dall’ospedale dopo l’attacco subito lunedì 26 aprile. (Il Fatto Quotidiano)

Sud Sudan, per la gambizzazione del vescovo arrestati tre preti e diversi laici in posizioni preminenti nella diocesi di Paolo Rodari. Dopo l'agguato a Monsignor Christian Carlassare si comincia a parlare anche dei presunti mandanti. (la Repubblica)

«È stata un'intimidazione, ma io voglio restare qui in Sud Sudan, la mia vita è qui e il 23 maggio è prevista la consacrazione a vescovo» Dodici persone sono stati arrestate a Rumbek, in Sud Sudan, accusate di essere coinvolte nell’agguato al vescovo vicentino Christian Carlassare. (Il Giornale di Vicenza)

Padre Christian, 43enne in Sud Sudan dal 2005, è convinto che il dialogo possa contribuire a risolvere situazioni complicate. «Mi è stato riferito che tra i fermati c’è anche padre John Matiang, che ha coordinato la diocesi negli ultimi nove anni – continua padre Christian –. (Avvenire)

Io gli parlavo e loro tacevano, sapevano cosa volevano fare" (La Repubblica)

In questa polveriera si muoveva e si muoverà Christan Carlassare, una volta uscito dall’ospedale, quando prenderà possesso della diocesi di Rumbek, in Sud Sudan. Scolarità di fatto sotto il 20 percento, soglia di povertà per il 50 percento, sviluppo economico conseguente a tanta arretratezza. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)