Armi, avidità e potere dietro l'attacco a Carlassare

AGI - Agenzia Giornalistica Italia ESTERI

In questa polveriera si muoveva e si muoverà Christan Carlassare, una volta uscito dall’ospedale, quando prenderà possesso della diocesi di Rumbek, in Sud Sudan.

Ecco il contesto in cui è arrivata, pochi mesi dopo, la designazione a vescovo di Rumbek di Christian Carlassare.

L'incertezza del futuro. Di qui scaturisce quello che lo stesso Carlassare ha definito un avvertimento

Scolarità di fatto sotto il 20 percento, soglia di povertà per il 50 percento, sviluppo economico conseguente a tanta arretratezza. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Su altre fonti

“Per favore cerchiamo di essere uniti con tutti i nostri cuori per sostenere il perdono nella nostra comunità e poter cercare giustizia con lo stesso cuore di Dio che è un cuore misericordioso che può insegnare pace e misericordia a chiunque perché questi valori sono presenti nel profondo di ognuno di noi”, ha detto ancora il missionario in inglese. (Il Fatto Quotidiano)

Padre Christian, 43enne in Sud Sudan dal 2005, è convinto che il dialogo possa contribuire a risolvere situazioni complicate. «Mi è stato riferito che tra i fermati c’è anche padre John Matiang, che ha coordinato la diocesi negli ultimi nove anni – continua padre Christian –. (Avvenire)

Gli aggressori eseguivano l'ordine di un mandante, ma tornerò presto in Sud Sudan», dichiara Christian Carlassare, 43 anni, il più giovane vescovo missionario italiano, gambizzato domenica notte nella diocesi di Rumbek (ilGiornale.it)

Le tracce in un telefono cellulare caduto a uno degli attentatori e nascosto involontariamente dal religioso ferito (la Repubblica)

Il vescovo ferito: "Ho 4 proiettili nelle gambe ma voglio tornare, tutti piangevano e soffrono più di me" di Enrico Ferro. Parla padre Christian, gambizzato in Sud Sudan e ricoverato a Nairobi in Kenya: "Non volevano rubare e non volevano uccidermi. (La Repubblica)

Dodici persone sono stati arrestate a Rumbek, in Sud Sudan, accusate di essere coinvolte nell’agguato al vescovo vicentino Christian Carlassare. «È stata un'intimidazione, ma io voglio restare qui in Sud Sudan, la mia vita è qui e il 23 maggio è prevista la consacrazione a vescovo» (Il Giornale di Vicenza)