Loggia Ungheria, nomi e magistrati indagati: Palamara resta a guardare

Il Riformista INTERNO

Ha detto in sede del Consiglio di aver ricevuto anche lui stesso quei documenti, denunciando tutto.

Perquisita, nella sua abitazione sono stati trovati copie di quei verbali.

Della loggia Ungheria farebbero parte politici, magistrati, vertici delle forze di polizia, avvocati e imprenditori.

Davigo sarà chiamato nei prossimi giorni a spiegare perché la sua segretaria fosse in possesso di quei documenti

Storari avrebbe fatto trapelare quei documenti “a mia tutela, perché i capi non vogliono andare avanti”. (Il Riformista)

Su altri media

I verbali spediti dal “corvo” del Csm ai giornali sarebbero passati anche per le mani di David Ermini, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, nel maggio 2020. E non solo: a maggio 2020 venne informato anche il presidente della Cassazione Pietro Curzio. (Il Dubbio)

(LaPresse) – A quanto si apprende da fonti di via Arenula, la ministra Carabia e il Pg Salvi hanno fatto il punto della situazione e convenuto che sia la Procura Generale a valutare ora iniziative disciplinari, già preannunciate (LaPresse)

Se ambedue non hanno seguito la via maestra, vuol dire che la fiducia nel Csm è vicina allo zero Cosa che Storari non ha fatto, anche se Davigo dice di aver informato «chi di dovere» pare informalmente. (il Giornale)

Verbali che, dopo quella che aveva ritenuto una lentezza eccessiva nelle indagini, il pm Paolo Storari ha deciso di consegnare all’allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo. Se dovessero emergere delle irregolarità, trasmetterà le sue osservazioni e i suoi rilievi al Pg della Cassazione Giovanni Salvi che valuterà insieme al ministero della Giustizia se avviare un’azione disciplinare (LaPresse)

03 maggio 2021 a. a. a. Il caso dei verbali secretati dalla Procura di Milano, consegnati all'ex pm Piercamillo Davigo e poi finiti nelle redazioni dei giornali sfiora, inevitabilmente, anche Sergio Mattarella. (Liberoquotidiano.it)

Caro Piercamillo Davigo, mi scusi se oso disturbarla: non sono avvezzo a frequentare le sacre stanze della giustizia, ove ella detta legge da decenni, per cui non ci siamo mai incontrati. (La Verità)