Spari al vescovo in Africa, arrestati tre preti. «È un'intimidazione, ma io voglio restare in Sud Sudan»

Il Giornale di Vicenza ESTERI

Lo ha riferito l’agenzia d’informazione Aci Africa, secondo quanto rilanciato da Nigrizia, la rivista dei Comboniani.

«È stata un'intimidazione, ma io voglio restare qui in Sud Sudan, la mia vita è qui e il 23 maggio è prevista la consacrazione a vescovo»

Dodici persone sono stati arrestate a Rumbek, in Sud Sudan, accusate di essere coinvolte nell’agguato al vescovo vicentino Christian Carlassare. (Il Giornale di Vicenza)

La notizia riportata su altre testate

“Per favore cerchiamo di essere uniti con tutti i nostri cuori per sostenere il perdono nella nostra comunità e poter cercare giustizia con lo stesso cuore di Dio che è un cuore misericordioso che può insegnare pace e misericordia a chiunque perché questi valori sono presenti nel profondo di ognuno di noi”, ha detto ancora il missionario in inglese. (Il Fatto Quotidiano)

Io gli parlavo e loro tacevano, sapevano cosa volevano fare" (La Repubblica)

Padre Christian, 43enne in Sud Sudan dal 2005, è convinto che il dialogo possa contribuire a risolvere situazioni complicate. «Mi è stato riferito che tra i fermati c’è anche padre John Matiang, che ha coordinato la diocesi negli ultimi nove anni – continua padre Christian –. (Avvenire)

Lei è stato missionario per anni con i Nuer, «nemici» tribali dei dinka della sua nuova diocesi. «Sono stato trasportato a Nairobi e in nottata operato nuovamente per estrarre alcune pallottole dalle gambe. (ilGiornale.it)

In questa polveriera si muoveva e si muoverà Christan Carlassare, una volta uscito dall’ospedale, quando prenderà possesso della diocesi di Rumbek, in Sud Sudan. L'incertezza del futuro. Di qui scaturisce quello che lo stesso Carlassare ha definito un avvertimento (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Sud Sudan, per la gambizzazione del vescovo arrestati tre preti e diversi laici in posizioni preminenti nella diocesi di Paolo Rodari. Dopo l'agguato a Monsignor Christian Carlassare si comincia a parlare anche dei presunti mandanti. (la Repubblica)