Eni, passo avanti nella fusione magnetica: la tecnologia che riproduce l'energia delle stelle

la Repubblica ECONOMIA

Si tratta di uno dei principali campi di ricerca per l'energia del futuro, basata sulla fusione di due atomi di idrogeno, in pratica la reazione fisica che alimenta il Sole e tutte le altre stelle e che ha il vantaggio di non emettere gas serra

Roma - Un passo avanti nella ricerca della fusione magnetica, la tecnologia che mira a riprodurre a livello industriale l'energia delle stelle.

(la Repubblica)

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“Una quantità pari a una bottiglietta da mezzo litro basterà ad alimentare per un anno una centrale da 150-200 Mw” – spiega Francesca Zarri, Director Technology, R&D & Digital del gruppo di San Donato. (QuiFinanza)

La fusione a confinamento magnetico. Eni ha identificato nella fusione a confinamento magnetico una delle strade più promettenti ed ha pertanto iniziato ad investire in questa direzione. (Punto Informatico)

Per Eni, nella nota che annuncia il risultato di Cfs, “la tecnologia oggetto del test potrebbe contribuire significativamente alla realizzazione di impianti molto più compatti, semplici ed efficienti Ad annunciare il successo del test condotto da Cfs (spun out del Mit, ndr) anche Eni: nel 2018, la multinazionale di San Donato Milanese annunciò infatti la sottoscrizione dell’accordo con cui acquisiva una rilevante quota del capitale di Cfs. (Wired.it)

Ambiente e decarbonizzazione. L’energia prodotta dal processo di fusione è virtualmente infinita, sicura e a zero emissioni di gas climalteranti e di inquinanti. (AGI - Agenzia Italia)

Forte dei risultati del test, Cfs conferma il proprio tabellino di marcia, che prevede la costruzione entro il 2025 del primo impianto sperimentale a produzione netta di energia, denominato Sparc, e successivamente quella del primo impianto dimostrativo (Arc) capace di immettere energia da fusione nella rete elettrica che, secondo la tabella di marcia, sarà disponibile nel prossimo decennio. (La Stampa)

Un annuncio storico quello fatto oggi da Eni che con la CFS (Commonwealth Fusion Systems), società spin-out del Massachusetts Institute of Technology di cui l’azienda italiana è il maggiore azionista, ha condotto con successo il primo test al mondo del magnete con tecnologia superconduttiva HTS (HighTemperature Superconductors) che assicurerà il confinamento del plasma nel processo di fusione magnetica. (Sputnik Italia)