Sa Die, il presidente Piero Comandini ai giovani: «Voi indispensabili per fermare l'assalto dei signori del vento e del sole»

La Nuova Sardegna INTERNO

Cagliari Le celebrazioni per Sa Die dei giovani è cominciata nell'aula del Consiglio regionale. Gli eletti il 25 febbraio hanno lasciato il posto agli studenti degli istituti scolastici di Cabras e Sant'Antioco, perché - come sottolineato dal presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini - «voi siete il futuro, ma per legiferare noi abbiamo bisogno anche del vostro dissenso, della vostra partecipazione, indispensabili per fermare le nuove oppressioni, impedendo soprattutto l'assalto al nostro territorio dei signori del vento e del sole». (La Nuova Sardegna)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Un’opera - spiega Cristiano Sabino, dell’associazione Sa Domo de Totus - che è l’ombelico attorno a cui ruota un progetto che coinvolge i licei Azuni, Figari e Castelvì, coi loro studenti, dieci associazioni, il Comune». (L'Unione Sarda.it)

Alessandra Todde per Sa Die: "Sforziamoci di costruire, progettare, inventare ciò che vogliamo la nostra isola diventi". Accorato discorso della governatrice sarda per Sa Die de sa Sardigna: "Sa Die de sa Sardigna non è e non deve essere un giorno di parole roboanti a compensazione degli altri 364 giorni dell’anno. (Casteddu Online)

In apertura di serata, il saluto del presidente Battista Saiu, che ha tracciato un breve inquadramento storico dei fatti risalenti al 28 aprile 1794, che videro la cacciata del viceré Vincenzo Balbiano con tutta la sua corte e gli impiegati non sardi al seguito. (newsbiella.it)

Quello di oggi è un giorno cruciale per la storia della Sardegna, da 230 anni. In occasione della “Giornata del popolo sardo” – istituita dal Consiglio regionale della Sardegna con la Legge Regionale 14 settembre 1993, n. (Calcio Casteddu)

Il 28 aprile è una data carica di significato per la Sardegna, un giorno in cui la storia e la lotta per l’indipendenza della nazione sarda si intrecciano: il 28 aprile 1794 – “Sa Die de s’aciapa” –, con la cacciata dei Piemontesi da Cagliari e dall’Isola, fu un momento cruciale della seconda fase dei moti rivoluzionari sardi. (Italia che Cambia)

Tuttavia, come in ogni racconto che si rispetti, anche questa delizia naturale nasconde un altro lato della medaglia che merita attenzione. I fichi, con la loro dolcezza naturale e ricchezza di nutrienti, hanno guadagnato un posto d’onore nella fruttiera di molti amanti del cibo sano. (SofiaOggi.com)