Salvatore Gallo tra Sanità, autostrade e figli in politica. Tutti i fili della rete di «Sasà»

Corriere della Sera INTERNO

Ora che i vertici torinesi del Pd sono pronti a ritirargli la tessera e a buttarlo fuori dal partito di cui è stato uno dei capibastone più influenti negli anni del sindaco Piero Fassino, Salvatore Gallo deve aver pensato alla sua prima vita politica conclusasi, anche quella, con un’inchiesta giudiziaria. Fine anni Ottanta, allora «Sasà», 85 anni, già manager Sitaf, indagato per estorsione, peculato e violazione della normativa elettorale nell’inchiesta Echidna sugli interessi della ‘Ndrangheta sull’autostrada A32 Torino-Aosta, è un pezzo grosso del Partito Socialista. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Si dimetterà anche da capogruppo dei dem a Palazzo Lascaris. «A tutela dei miei figli e di mia moglie e con senso di responsabilità e rispetto verso il Partito democratico - scrive Gallo in una nota - ritiro la mia candidatura per le elezioni di giugno. (La Stampa)

Oggi però a tutela dei miei figli e di mia moglie e con senso di responsabilità e rispetto verso il Partito democratico, ritiro la mia candidatura per le elezioni di giugno». (Corriere della Sera)

“Un decisione responsabile.” Così il segretario regionale del Partito Democratico in Piemonte, Domenico Rossi, ha commentato la decisione del consigliere regionale Raffaele Gallo di rinunciare alla candidatura alle prossime elezioni regionali in programma l’8 e il 9 giugno. (Tag24)

Gli arresti sarebbero parte di alcuni provvedimenti restrittivi partiti dalle indagini che i carabinieri del ROS hanno condotto tra il 2014 e il 2022, concentrandosi su un’articolazione territoriale della ‘ndrangheta che ha base a Brandizzo. (Contropiano)

Blitz in Piemonte: 9 arresti e 29 indagati. E il ras delle tessere chiese 50 voti in cambio di una visita medica.Nelle carte spunta anche il lobbista che «sussurrava a Enrico Letta e Fassi... (La Verità)

TORINO – Raffaele Gallo, figlio di Salvatore, l’esponente del Pd al centro dell’inchiesta su peculato, estorsione e violazione delle norme elettorali, ha accolto gli inviti che gli sono piovuti addosso dai vertici del partito ed ha deciso di ritirare la sua candidatura alle elezioni europee e di dimettersi da Presidente del Gruppo consiliare del PD. (Quotidiano Piemontese)