Scandalo nella politica piemontese: le rivelazioni di Alessandro Masu
Alessandro Masu, amministratore unico della MCS Srl, ha recentemente rilasciato una dichiarazione in risposta alle accuse rivolte a lui e alla sua società. Masu ha sottolineato che le notizie circolate sono infondate e che i soci della sua società, tra cui Roberto Fantini, sono rimasti inattivi da quando l'azienda è stata fondata.
Le accuse a Roberto Fantini
Roberto Fantini, uno dei soci di minoranza della MCS Srl, è stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri del Ros. Fantini, in qualità di amministratore delegato della Sitalfa, avrebbe garantito lavori e risorse economiche a un'azienda legata alla criminalità organizzata calabrese. Questa azienda sarebbe riconducibile alle 'ndrine Nirta e Pelle, di San Luca (Reggio Calabria).
Il coinvolgimento di Salvatore Gallo
Un altro nome che emerge in questa vicenda è quello di Salvatore Gallo, figura di spicco del Partito Democratico piemontese. Gallo è stato accusato di aver messo in piedi un sistema per superare senza pagare i caselli della A32 Torino-Bardonecchia. Queste accuse hanno portato all'apertura di un'indagine per corruzione elettorale, estorsione e peculato.
Ritiro dalla candidatura di Raffaele Gallo
In seguito allo scandalo, Raffaele Gallo, capogruppo Pd in consiglio regionale del Piemonte e figlio di Salvatore Gallo, ha annunciato il ritiro della sua candidatura per le prossime elezioni regionali. Gallo ha motivato la sua decisione con la volontà di proteggere la sua famiglia e il suo partito.
Questo scandalo ha scosso la politica piemontese, mettendo in luce possibili legami tra politica e criminalità organizzata. Le indagini sono ancora in corso e si attendono ulteriori sviluppi.