Professionisti e fisco, come funziona il nuovo regime forfettario

Il Dubbio ECONOMIA

Tra le novità sulle quali, nel trattamento fiscale del lavoro autonomo, il governo sembra investire molto, c’è sicuramente il nuovo regime forfettario. La legge di Bilancio per il 2023 innalza a 85mila euro la soglia di volume di ricavi per l’accesso e la permanenza al forfettario. L’aumento della soglia dei ricavi e compensi tiene conto della direttiva Ue 2020/285, ma è subordinato al rilascio di una specifica misura di deroga da parte delle competenti autorità europee. (Il Dubbio)

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Quanto risparmiano le partite Iva che applicheranno, a partire dal 2023, la flat tax incrementale? Nei casi più vantaggiosi, il nuovo sistema di tassazione dei lavoratori autonomi porterà a risparmiare fino a un terzo delle imposte dovute. (Money.it)

Il Regime forfettario, nel corso del 2023, cambierà volto. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della Legge di Bilancio 2023, il premier Giorgia Meloni ha citato tre tasse piatte, che sono costituite proprio dal nuovo regime forfettario, che viene introdotto dal 2023, dalla flat tax incrementale e dalla detassazione dei premi di produttività. (QuiFinanza)

E' quanto indica uno studio del Servizio politiche fiscali della Uil, secondo il quale in pratica un lavoratore autonomo verserebbe fino a 27 mila euro di Irpef in meno ogni anno, rispetto a lavoratori dipendenti e pensionati, senza contare lo sconto sui contributi previdenziali. (La Stampa)

Tra le misure contenute nella Legge di Bilancio 2023 sono previste importanti modifiche al regime forfettario. Le novità introdotte riguardano principalmente i requisiti e le soglie annuali che consentono l'accesso e la permanenza nel regime forfettario. (InfoHOTEL)

Sono i calcoli del Servizio politiche fiscali della Uil, guidato da Domenico Proietti, che oggi – a ridosso dell’arrivo della manovra in Parlamento – ha presentato uno studio sugli effetti della flat tax, definita “uno strumento contrario ad una tassazione equa e giusta”. (LaPresse)

La differenza tra autonomi con un fatturato di 85 mila e pensionati e dipendenti con un reddito equivalente può raggiungere, nei casi estremi, oltre l'800% di imposte versate in più da parte di questi ultimi. (La Sicilia)