Napoli, rapina choc in ristorante: armi puntate contri i bambini

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Giornale di Puglia INTERNO

"Stanno uccidendo Napoli!

E' il grido d'allarme che lancia l'arcivescovo metropolita di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, dopo gli ultimi omicidi e gli altri fatti di sangue verificatisi in città

apina choc a Casavatore, in provincia di Napoli, dove i banditi puntano le armi nei confronti delle famiglie presenti con bambini al seguito per farsi dare quanto in loro possesso.

La sta uccidendo la camorra e il malaffare, con la violenza e la crudeltà di coloro che hanno dimenticato di essere umani!". (Giornale di Puglia)

Su altre testate

Caccia ai rapinatori col kalashnikov tra i bambini: "Noi, ai tavoli, paralizzati dal terrore" dalla nostra inviata Stella Cervasio. Casavatore, i carabinieri sulle tracce dei 2 banditi che sasbato sera hanno assaltato il ristorante “Un posto al sole”. (La Repubblica)

Una imponente caccia all’uomo. E indagini serrate per identificare i responsabili della clamorosa rapina a mano armata messa a segno tra i circa duecento clienti che sabato sera cenavano tra i tavoli del ristorante “Un posto al sole” di Casavatore (ilmattino.it)

“Mi hanno urlato di mettermi in ginocchio“, “Eravamo terrorizzati e paralizzati dalla paura“, “Urlavano che non avrebbero toccati i bambini“ Le testimonianze della rapina in pizzeria a Casavatore. Rubati cellulari, orologi e una catenina, sono poi scappati via in scooter. (Voce di Napoli)

L'obiettivo sarebbe stato quello di uccidere Cronaca 13 Ottobre 2021 12:35 Di redazione 1'. È emerso un terribile retroscena in merito alla violenta rapina avvenuta lo scorso sabato presso la pizzeria ‘Un posto al sole‘ di Casavatore (Voce di Napoli)

Due uomini armati di fucili hanno fatto irruzione alla pizzeria “Un posto al sole” per derubare titolari e clienti, scatenando il panico. Le dichiarazioni dei gestori del locale. Inoltre, in un’intervista, i due titolari prendono le distanze dalle voci che li collegavano in qualche modo ai due malviventi (Internapoli)

Condividi. “Nessuno pensi che una volta arrivati in carcere – come comunque auspichiamo e nel più breve tempo possibile – i due criminali, nella violenta rapina a Casavatore (Napoli), armati di fucile a pompa e kalashnikov che non hanno esitato a puntare le armi contro le famiglie sedute al tavolo con i bambini ci restino a lungo e magari ad espiare la pena. (ILMONITO)