Svb, si muovono Fed e Tesoro. Musk: "Comprarla? È un'idea"

ilGiornale.it ECONOMIA

La liquidazione di Silicon Valley Bank (Svb) fa paura. Anche se all'istituto californiano, specializzato nella finanza per le start-up, a fine 2022 facevano capo 74 miliardi di dollari di depositi, 212 miliardi di attivi e 342 miliardi di masse gestite, la Federal Reserve teme che un effetto contagio possa in qualche misura determinarsi. Ecco perché tra sabato e ieri il Tesoro Usa, la banca centrale americana e la Federal Deposit Insurance Corp (Fdic, il fondo interbancario americano di tutela dei depositi che ha preso il controllo di Svb) hanno organizzato un'asta per cedere attivi e passivi dell'istituto posto in liquidazione. (ilGiornale.it)

Su altri media

Fed e Tesoro: "Proteggeremo clienti ed economia Usa" "Oggi stiamo intraprendendo azioni decisive per proteggere l'economia statunitense rafforzando la fiducia del pubblico nel nostro sistema bancario. (la Repubblica)

Il governo degli Stati Uniti ha annunciato che tutti i clienti della fallita Silicon Valley Bank avranno accesso a tutti i loro depositi lunedì mattina. La Federal Reserve ha poi annunciato che si sta creando un nuovo strumento di prestito per le banche, progettato per sostenerle contro i rischi finanziari causati dal crollo di Svb di venerdì. (Adnkronos)

Il settore bancario da inizio anno è stato tra i migliori del Ftse Mib con un rialzo di circa il 25%. Passo falso per le migliori azioni del settore bancario da inizio anno: le indicazioni dell’analisi grafica. (Proiezioni di Borsa)

A partire da oggi 13 marzo, i depositanti potranno "accedere" ai loro conti e verranno risarciti di tutte le risorse depositate "senza alcuna perdita" e totalmente "a carico del contribuente". (Finanza Repubblica)

Ore agitate anche in Europa prima dell’apertura dei mercati per capire quale potrà essere la portata del fallimento della Silicon Valley Bank (Svb), con un attivo di circa 200 miliardi di dollari. (la Repubblica)

Caso isolato o punta dell’iceberg? Se lo chiedono tutti, a Washington come a Wall Street, dopo il crollo della Silicon Valley Bank. Il repentino aumento dei tassi d’interesse dopo quasi 15 anni di denaro a costo (quasi) zero che è all’origine della crisi di liquidità di SVB ha minato anche altri istituti? E la Federal Reserve — che deve interrogarsi sull’efficacia delle sue attività di vigilanza — a questo punto continuerà imperterrita ad aumentare il costo del denaro o non sarà, piuttosto, costretta a frenare col conseguente rischio di lasciare di nuovo spazio all’inflazione? (Corriere della Sera)