Depressione e ansia tra i bambini, il risultato del Covid

GigaBitPc SALUTE

Gli effetti sulla salute mentale di bambini e adolescenti sono aumentati vertiginosamente.

Inoltre, ci sono preoccupazioni per la salute mentale dei bambini a causa della mobilità limitata, della chiusura delle scuole, del confinamento in casa e delle limitate opportunità di giocare e incontrare gli amici

Depressione e ansia questo il risultato del Covid soprattutto tra le fasce più deboli come i bambini. (GigaBitPc)

Ne parlano anche altri media

E’ questa la stima globale dell’impatto del Covid-19 sulla salute mentale nel 2020, oggi pubblicata su The Lancet dai ricercatori della University of Queensland, Australia. A registrare i maggiori aumenti dei casi di disturbi mentali, sono proprio i paesi più colpiti dalla pandemia. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Sono stati 374milioni, 76 milioni in più pari a un aumento del 26%, di cui 52 milioni donne I casi di ansia in assenza di Covid-19 sarebbero dovuti essere 298 milioni. (HealthDesk)

Marie Dahl, responsabile dell’Unità di salute mentale “Save the Children“, esterna tutta la sua preoccupazione per questi dati: “Stiamo vivendo una crisi globale di salute mentale e i suoi effetti potrebbero essere catastrofici per alcuni bambini. (Fidelity News)

Finalità del trattamento dei dati personali. I dati conferiti per postare un commento sono limitati al nome e all'indirizzo e-mail. Non verranno peraltro pubblicati contributi in qualsiasi modo diffamatori, razzisti, ingiuriosi, osceni, lesivi della privacy di terzi e delle norme del diritto d'autore, messaggi commerciali o promozionali, propaganda politica. (Il Sole 24 ORE)

Quanto ai disturbi d’ansia, senza pandemia nel 2020 sarebbero stati 298 milioni di casi (3.825 per 100.000). (Corriere Quotidiano)

Anche prima del Covid-19, il disturbo depressivo e d’ansia erano le principali patologie mentali e colpivano milioni di uomini e donne di tutte le età in tutto il mondo. Nel 2020, depressione grave e ansia sono aumentati rispettivamente del 28% e del 26%, le donne e i giovani sono stati i soggetti più colpiti. (Calabria 7)