Brooklyn: le patatine sono fredde, spara a un impiegato di un McDonald's

l'Adige ESTERI

Quest'anno sono già 988 le persone uccise in sparatorie, secondo i dati del New York Police Department

Anche a New York, come in tutti gli Stati Uniti, ogni anno migliaia di persone muoiono a causa delle armi.

Lo riporta il New York Post.

Tragedia in un McDonald's di Brooklyn, New York, dove un impiegato è stato gravemente ferito da un cliente perché le patatine che aveva servito a sua madre erano fredde. (l'Adige)

La notizia riportata su altre testate

Tragedia in un McDonald's di Brooklyn, New York, dove un impiegato è stato gravemente ferito da un cliente perche' le patatine che aveva servito a sua madre erano fredde. Sembra una storia uscita dal film un "Giorno di oerdinaria follia" con Michael Douglas. (Tiscali Notizie)

Succede a Brooklyn, New York, come riporta il New York Post. A New York quest'anno sono già 988 le persone uccise in sparatorie, secondo i dati del New York Police Department (L'Unione Sarda.it)

Tutto è iniziato quando la madre del 20enne si è alterata perché le patatine che le erano state servite erano fredde. Per questo un impiegato del McDonald's è stato sparato al collo dal figlio della donna insoddisfatta: una storia assurda quella che arriva da Brooklyn, New York (Liberoquotidiano.it)

A quel punto ha tirato fuori una pistola e gli ha sparato al collo. Le patatine che avevano servito a sua madre erano fredde: per questo un ventenne ha preso una pistola e ha sparato a un giovane impiegato di un McDonald's, che è rimasto gravemente ferito e ora lotta per la vita. (ilmattino.it)

E lui, il figlio ventenne, ha esploso un colpo di pistola contro l'impiegato del McDonald's. A New York quest'anno sono già 988 le persone uccise in sparatorie, secondo i dati del New York police department (Today.it)

Negli USA purtroppo spesso si sentono episodi di sparatorie e omicidi improvvisi, come quello accaduto in questi giorni a New York. Un ventenne ha preso una pistola sparando a un inserviente del famoso fast food, che ora è in condizioni critiche. (Nanopress)