Retata in Francia contro gli ex-brigatisti italiani, arrestati in 7

Ticinonline INTERNO

Si trattava di una questione di una certa urgenza perché, per molti di loro, la prescrizione per i capi d'imputazione sarebbe scattata questo maggio.

Per le persone attualmente arrestate, la Francia dovrà decidere per l'estradizione definitiva nelle prossime 48 ore

ono finite in manette oggi a Parigi 7 ex-membri delle organizzazioni terroriste di estrema sinistra attive in Italia a cavallo degli anni '70 e '80. (Ticinonline)

La notizia riportata su altri media

Credo si chiuda anche la pagina dell’ignobile dottrina Mitterand”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a Skytg24 (LaPresse)

Manenti ha anche una condanna a 2 anni e 6 mesi per ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi e a 3 anni e 6 mesi per associazione sovversiva e banda armata. La sentenza è divenuta esecutiva a settembre del 1992, il mandato di cattura europeo nei suoi confronti scade il 21 dicembre del 2021. (Ticinonews.ch)

Così Eugenio Spina, direttore antiterrorismo interno ha parlato degli arresti di mercoledì mattina in Francia su rischiesta dell’Italia di 7 ex terroristi: si tratta di Giorgio Pietrostefani, di Lotta Continua, Marina Petrella, Giovanni Alimonti, Enzo Calvitti, Roberta Cappelli e Sergio Tornaghi, delle Brigate Rosse, e Narciso Manenti dei Nuclei Armati contro il Potere territoriale. (LaPresse)

"Adesso deve essere fatta giustizia. Erano tanti, troppi anni che aspettavamo questo momento" aggiunge Adriano Sabbadin. (Adnkronos)

Quel risveglio scioccante nella provincia cresciuta tra il silenzio e il lavoro. Tornaghi, come esponente della colonna Walter Alasia, è inoltre stato accusato di partecipazione a banda armata e concorso nell'uccisione del direttore del Policlinico di Milano Luigi Marangoni e del maresciallo Di Cataldo e pure per la gambizzazione di Indro Montanelli (Il Messaggero Veneto)

Sette ex membri delle Brigate Rosse sono stati arrestati questa mattina a Parigi su richiesta dell'Italia. Altri tre, invece sono in fuga. (Il Messaggero)