Dl agricoltura, soddisfatta Coldiretti dopo il via libera in Consiglio dei ministri

AostaSera INTERNO

“Un’impresa agricola su tre potrà beneficiare della moratoria dei debiti inserita nel dl agricoltura”. Esulta Coldiretti – soddisfatta su tutta la linea –, dopo il via libera arrivato al decreto legge, negli scorsi giorni, in Consiglio dei ministri. “È sicuramente questo uno dei risultati più significativi ottenuto dalle tante mobilitazioni di Coldiretti sia in Europa che nel nostro Paese, culminate con la giornata delle assemblee #orgogliocoldiretti che in Valle d’Aosta ha visto la partecipazione di oltre 250 soci lo scorso 30 aprile”, spiega in una nota l’associazione. (AostaSera)

La notizia riportata su altri media

Dopo un braccio di ferro nel governo tra il responsabile dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e quello dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin , alla fine i tecnici ministeriali hanno individuato una soluzione che ha ottenuto il via libera di entrambe le parti: stop all’installazione di pannelli a terra nei terreni produttivi; via libera invece allo sviluppo delle rinnovabili in aree come cave o miniere cessate, ma anche nei terreni nella disponibilità del gruppo Fs o dei gestori aeroportuali, come pure quelle interne agli impianti industriali o agli stabilimenti produttivi, comprese quelle aree entro un perimetro di 500 metri dai predetti ambienti o stabilimenti. (Il Sole 24 ORE)

Com’era prevedibile le misure sul fotovoltaico contenute nel DL Agricoltura hanno generato non poche reazioni, polarizzate su posizioni nettamente contrapposte. L’associazione era già intervenuta sul tema in occasione della Giornata mondiale della Terra 2024 sollevando il problema del consumo di suolo, ma ora rimarca che il “modello vincente è quello di una transizione energetica che veda le imprese agricole protagoniste attraverso le comunità energetiche, gli impianti solari sui tetti e l’agrivoltaico sostenibile sospeso”. (Qualenergia.it)

E’ in sintesi quanto chiede al governo l’assessore all’Ambiente Anna Montini. "Giro di vite sui pannelli fotovoltaici nei campi coltivabili, divieto per i tetti nei centri storici, l’eolico non va bene in mare: diteci come dobbiamo fare la transizione ecologica". (il Resto del Carlino)

Tra le norme, l’introduzione del divieto di installazione di nuovi impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra e di aumento della estensione di quelli già esistenti, nelle zone classificate come agricole dai piani urbanistici, fatti salvi gli impianti finanziati nel quadro dell’attuazione del Pnrr, quelli relativi a progetti di agrovoltaico e quelli da realizzare in cave, miniere, aree in concessione a Ferrovie dello Stato e ai concessionari aeroportuali, aree di rispetto della fascia autostradale, aree interne ad impianti industriali. (Adnkronos)

– “Dal provvedimento del Governo in materia di agricoltura emergono luci ed ombre: regolare il fotovoltaico nei campi è una priorità per noi non più rinviabile, dunque il Decreto va nella giusta direzione, mentre sulle funzioni di tutela agroalimentare demandate all’Arma dei Carabinieri andranno chiarite competenze e sostenibilità sociale a garanzia del Cufaa. (Agenzia askanews)

Provvedimento che dice sì all’agrisolare con i pannelli sollevati che consentono le coltivazioni; vieta quelli a terra nelle zone classificate agricole, ma le autorizza nei terreni agricoli a 300 metri dalle autostrade o fra autostrade e ferrovie. (corriereadriatico.it)