Il ritorno di Sant'Efisio: la grande attesa di Stampace per l'atto finale

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Il quartiere è addobbato a festa, e nella casa di Sant’Efisio c’è un viavai di fedeli, o ancora turisti, nonostante si attenda il rientro del santo.

E quella che andrà in scena in serata è una fase toccante delle celebrazioni.

Sant'Efisio, il ritorno.

“La fede è sermone tanta”, precisa Mazzaglia, soprattutto quest’anno dopo due anni di pandemia”

L’aiutante sacrista maggiore parla di un’attesa frenetica, e descrive il programma della giornata da qui al rientro del santo, quando nella chiesetta riecheggeranno poderosi is goccius per lo scioglimento del voto. (YouTG.net)

Su altri giornali

La mattinata è iniziata con l’investitura dell’alter nos Viviana Lantini al Palazzo Civico per poi proseguire con l’uscita del cocchio del martire guerriero dalla sua chiesetta di Stampace. I momenti più belli della giornata negli scatti di Pierino Vargiu:. (vistanet)

Voglio dedicare il mio gesto a nonno Efisio, scomparso un anno fa a novantasei anni e molto devoto, come me, del martire. Simone Caria, trentasei anni, è Oss al Santissima Trinità da luglio 2021 e ha vissuto una parte molto grossa dell’emergenza Covid. (Casteddu Online)

In migliaia hanno accompagnato la sfilata del cocchio sul quale stamane è stata issata la statua di Sant’Efisio, martire guerriero. I momenti più intensi della processione negli scatti di Michele Ibba:. (vistanet)

Attrus annus senza Covid E, infatti, la speranza è che per l’edizione 367 della sagra il “maledetto” Covid sia solo un ricordo, lontanissimo, e soprattutto sepolto. (Casteddu Online)

I legami tra l’abbigliamento sardo e la poesia popolare, gli approfondimenti sul vestiario dell’iglesiente e sul ricamo popolare a Cossoine: sono alcuni dei temi del XII Sestos, l’evento nato grazie all’associazione Ittiri Cannedu per studiare, conoscere e tutelare la tradizione vestimentaria della Sardegna. (Sardegna Reporter)

Un pellegrinaggio di quattro giorni, in questa 366esima edizione di una delle sagre più belle per i cagliaritani e i sardi, dopo due anni di pandemia e di processione ridotta alla sola giornata del primo maggio. (vistanet)