Sparatoria alle elementari: morti 14 bambini

Ticinonline INTERNO

nnesima strage scolastica negli Stati Uniti, con un bilancio quanto mai orribile in quanto le vittime sono bambini delle elementari.

Il bilancio dei morti - ancora provvisorio - è tra i più gravi della storia recente degli Stati Uniti secondo i media d'oltre oceano.

— Uvalde CISD (@Uvalde_CISD) May 24, 2022. Ramos, riferiscono i media americani, è stato ucciso dalla polizia di Uvalde.

È successo martedì in una scuola di Uvalde, nel Texas: un giovane armato ha fatto irruzione uccidendo a colpi d'arma da fuoco 14 allievi e un'insegnante. (Ticinonline)

La notizia riportata su altre testate

Biden: “Basta massacri, è ora di agire contro la lobby delle armi”. Dopo la strage alla Robb Elementary School in Texas, il presidente Usa afferma: «Simili sparatorie di massa non accadono altrove nel mondo. (La Stampa)

"L'idea che un ragazzo di 18 anni possa entrare in un negozio di armi e comprare due armi d'assalto è semplicemente sbagliata. (LaPresse) "Sono disgustato e stanco. (Corriere TV)

Il killer è stato ucciso dai poliziotti, ma prima di ciò ha potuto agire praticamente indisturbato. Una scuola a forte impronta ispanica (siamo al confine col Messico) e non è escluso che il movente sia di origine razziale (Tecnica della Scuola)

Fonte foto: ANSA L’interno della scuola elementare. Uvalde (Texas), il killer “aveva problemi” e veniva deriso a scuola. I messaggi inviati dal killer prima della strage in Texas. Pochi giorni prima della strage di Uvalde il 18enne aveva inviato foto di armi a un suo ex compagno di classe (Virgilio Notizie)

“L’idea che un ragazzo di 18 anni possa entrare in un negozio di armi e comprare due armi d’assalto è semplicemente sbagliata. Il capo della Casa Bianca ha parlato dopo la sparatoria in una scuola del Texas in cui sono morte 21 persone. (LaPresse)

"L'idea che un 18enne possa entrare in un negozio e acquistare un fucile è sbagliata", aggiunge Biden con a fianco la First Lady Jill Biden. Per Biden, sulle armi "possiamo fare di più e dobbiamo fare di più. (La Nuova Sardegna)