"Firmerò il referendum contro il Jobs Act". Schlein spacca ancora il Pd

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Dalla Festa dell'Unità di Vecchiazzano, in provincia di Forlì, Elly Schlein con una delle sue dichiarazioni spacca ancora il Partito democratico. Ha sciolto ogni riserva sul referendum indetto dalla Cgil per eliminare il Jobs Act ma dal suo partito si sollevano i malumori per una decisione che snatura l'essenza stessa del Pd. Infatti, il provvedimento è stato varato da Matteo Renzi quando era segretario del Partito democratico e con gran parte degli attuali esponenti dalla sua parte. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altri media

Riceviamo e pubblichiamo (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

L'intricatissimo risiko delle candidature risolto dalla Schlein sembrava aver quietato la guerra fra le correnti dem, ma la sua decisione di sostenere il referendum della Cgil contro il Jobs Act ha fatto esplodere tutto. (Liberoquotidiano.it)

In un periodo in cui quasi tutti (a cominciare dai politici) sentono il bisogno di misurare frequentemente la popolarità e il consenso di cui godono sarebbe ingiusto biasimare Maurizio Landini per il suo referendum abrogativo di alcune norme in materia di lavoro, e soprattutto del Jobs Act di Matteo Renzi (La Stampa)

Ecco chi sostiene il referendum e chi no. La sua scelta ha diviso il Pd, ma la segretaria dem non è la prima leader di partito a schierarsi a favore. (Fanpage.it)

Una scelta che va contro a quanto sostengono diversi membri dello stesso Pd, tra cui il responsabile per l'economia. La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha annunciato che firmerà il referendum proposto dalla Cgil per l'abolizione del Jobs Act, la riforma sul mercato del lavoro voluta dal governo Renzi nel 2016. (QuiFinanza)

Il Partito democratico va in ordine sparso sul Jobs Act e il relativo referendum da firmare. Così emergono le spaccature. (L'Opinione delle Libertà)