Il visore di Apple arriverà prima del previsto?

L'analista afferma che il visore per la realtà aumentata di Apple supporterà il Wi-Fi 6E e il suo debutto potrebbe essere dietro l'angolo, ovvero nel 2022.

Per cominciare, secondo Gurman, il visore per realtà mista avrà chip, display e altri componenti premium per offrire agli utenti un'esperienza di realtà mista eccezionale.

Il visore per realtà mista sarà in grado di gestire giochi in realtà virtuale di alta qualità mantenendo un display di fascia alta

La realtà mista implica che il visore combinerà le funzionalità della realtà aumentata (AR) e della realtà virtuale (VR). (Telefonino.net)

Ne parlano anche altre testate

Sulla scia del successo di questi due sistemi, Apple avrebbe deciso di svilupparne un terzo relativo proprio alla prevenzione degli incidenti stradali. Non solo: secondo il WSJ, i test e le verifiche necessarie sarebbero già state effettuate a partire dai dati condivisi in forma anonima dagli utenti di iPhone ed Apple Watch. (Tom's Hardware Italia)

A causa delle nuove regole sulla privacy che Apple ha deciso di applicare ai suoi nuovi iPhone, che hanno generato una perdita nei ricavi di social come Facebook, Snapchat, Twitter e Youtube per quasi 10 miliardi di dollari. (Computer Magazine)

Secondo quanto scritto da Nikkei Asia, infatti, l’azienda californiana avrebbe già tagliato in maniera importante la produzione di iPad per dare massima priorità agli iPhone 13. iPad mini e iPad ufficiali (DDay.it - Digital Day)

Apple ha avvertito che tutti i suoi prodotti dovranno affrontare notevoli vincoli di fornitura durante il trimestre dello shopping natalizio, inclusi iPhone 13, iPad e Mac. La fornitura di iPhone 13 (e non solo) è a rischio. (Telefonino.net)

Apple, ricordiamo, ha già integrato nel Watch una funzionalità in grado di rilevare cadute accidentali e di inviare automaticamente delle richieste di aiuto in caso di una mancata risposta alla notifica in cui viene richiesto lo stato di salute. (HDmotori)

Apple ha lanciato ad aprile il sistema ATT (App Tracking Transparency) che permette agli utenti di rifiutare il tracciamento delle proprie attività. Questo perché l'app è pressoché totalmente utilizzata da smartphone (contrariamente all'ampio utilizzo di Facebook, YouTube e Twitter via desktop) (il Giornale)