Italia e debito pubblico, come migliorare?

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Solo il 45% è contento della sanità (la media Ocse è al 70%).

Insoddisfazione per i servizi e sistema giudiziario. Dal rapporto Ocse emerge anche che gli italiani, in media, sono poco soddisfatti per quanto riguarda i prioritari servizi pubblici.

Il rapporto Ocse classifica l’Italia terza al mondo per il peso del debito pubblico pro capite pari a 62.667 dollari. . Come diminuire il debito pubblico?

L’Ocse ha pubblicato il rapporto “Uno Sguardo al Governo”, che mette sotto la lente la gestione pubblica dei 36 Paesi che aderiscono all’organizzazione. (BusinessWeekly)

Su altre testate

Dal rapporto intitolato "Cambiare le probabilità per i bambini vulnerabili: costruire opportunità e resilienza" emerge che la condizione infantile è peggiorata nei due terzi dei Paesi Ocse dalla crisi del 2008. (Rai News)

Bambine e bambini che si vedono strappata di mano, spesso irrimediabilmente, la possibilità di costruirsi il futuro che sognano e al quale hanno pieno diritto. (insalutenews)

I dati sulla crescita. Sul fronte della crescita del Pil dell'area Ocse, viene segnalato un marginale rallentamento nel terzo trimestre rispetto ai precedenti, a +0,3% da +0,4%. Un bambino su sette nei Paesi dell'area Ocse vive in povertà: è quanto emerge dal rapporto Ocse “Cambiare le probabilità per i bambini vulnerabili: costruire opportunità e resilienza”, da cui emerge che dalla crisi del 2008 la condizione infantile è peggiorata in due terzi dei Paesi Ocse. (Sky Tg24 )

In primo piano, le condizioni di vita dei bambini. Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo un bambino su 7 vive in condizioni di povertà. (CEInews)

Un di Caritas Italia, formulato grazie ai dati forniti dall’Istat, sottolinea che nel nostro Paese ci sono circa 5 milioni di individui in stato di povertà assoluta: si tratta dell’8,4% della popolazione. (Buongiorno Slovacchia)

editato in: da. (Teleborsa) – Revisione al rialzo da parte dell’OCSE delle stime di crescita dell’Italia nel 2019 e conferma delle previsioni per il 2020, con una marginale accelerazione nel 2021, anche se in Italia “la crescita resta debole sullo sfondo di una bassa fiducia”. (QuiFinanza)