Istat: da Recovery Fund impatto del 2,3% sul Pil nel 2025

La Repubblica ECONOMIA

na prima valutazione macroeconomica del possibile impatto addizionale del Recovery Plan indica che "nel 2025 il Pil registrerebbe uno scostamento positivo di 2,3 punti rispetto allo scenario base".

Ulteriori ipotesi hanno riguardato la possibile allocazione dei fondi separando la componente cosiddetta tangibile da quella intangibile, quindi ricerca e sviluppo e digitale.

L'aumento del Pil "sarebbe associato ad un miglioramento dell'occupazione pari a circa 275 mila occupati e ad una riduzione del tasso di disoccupazione di 0,7 punti percentuali". (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

L'Istat invita gli instagrammer a postare foto legate al mondo agricolo. E nello specifico alla progettazione dell'indagine hanno contribuito il Mipaaf, le regioni, le province autonome, l'Agea, i principali enti del settore e le maggiori organizzazioni professionali di categoria (Agronotizie)

È una prima valutazione dell'impatto macroeconomico del Recovery plan avanzata da Gian Paolo Oneto, direttore della Direzione centrale per gli studi e la valorizzazione tematica nell'area delle statistiche economiche dell'Istat. (Rai News)

L’analisi è riferita al primo semestre 2020 e misura l’impatto della pandemia da Covid-19 su matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi, che registrano tutti un crollo. Nei mesi primaverili del lockdown le chiese sono state chiuse e le funzioni religiose sospese, così come i matrimoni civili. (UniversoMamma)

L’età media degli stranieri è più bassa di 10,9 anni rispetto a quella degli italiani (35,9 anni contro 46,7). Nel corso del 2018 e del 2019 l’Istat ha svolto le prime due rilevazioni del Censimento permanente della popolazione previsto dall’art. (Rete8)

Più alto è, invece, il tasso di disoccupazione (14,0% Abruzzo e 13,1% Italia) Il confronto con i dati del Censimento 2011 evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione, con ritmi simili alla media nazionale. (ChietiToday)

La piramide con l’età della popolazione nel Lazio. Dall’estero arrivano nel Lazio più donne che uomini: sono il 51,9% Gli stranieri. Nel periodo 2011-2019 la popolazione straniera è aumentata del 5,0% in media ogni anno. (AlessioPorcu.it)