Londra, una ex studentessa a Cambridge la seconda vittima dell'attentato terroristico
Il partito conservatore di Boris Johnson ha a lungo sostenuto una linea dura in materia di polizia e nella giustizia, ma l'opposizione denuncia i tagli da un decennio nei servizi pubblici.
Non ancora rese note le sue generalità Londra, una ex studentessa a Cambridge la seconda vittima dell'attentato terroristico La conferma arriva dal vice rettore dell'Ateneo britannico.
A riferirlo è stato il vice rettore dell'Ateneo, citato da diversi media britannici. (Rai News)
Se ne è parlato anche su altre testate
Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web. Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web. (Tuscia Web)
Enjoy the videos and music you love, upload original content, and share it all with friends, family, and the world on YouTube. (Rai)
Aveva sete di conoscenza ed era animata dalla grande passione di dare sostegno alle vittime dell'ingiustizia penale". Merritt era un laureato dell'università di Cambridge, era cooordinatore di Learning Together. (L'Unione Sarda.it)
«Il problema non sono pene troppo corte» risponde a un utente, «ma la mancanza di supervisione e servizi dopo il rilascio. Riposa in pace Jack, eri una bella persona che stava a fianco dei perdenti», scrive il padre. (Open)
Si chiamava Saskia Jones e aveva 23 anni la seconda vittima dell'attacco di London Bridge. È stata identifica la seconda vittima dell'attacco terroristico avventuo sul London Bridge venerdì scorso: si tratta di una ex studentessa dell'Università di Cambridge (Il Gazzettino)
«Jack credeva nella bontà intrinseca dell’umanità, e sentiva la profonda responsabilità sociale di proteggerla. Jack credeva nella sua riabilitazione, Usman faceva solo finta e venerdì a Londra ha ammazzato a coltellate prima lui e poi Saskia Jones, 23 anni, volontaria del programma per detenuti Learning Together dell’Università di Cambridge (Corriere della Sera)
