Bibbiano, il sindaco Carletti torna libero: per la Cassazione “non doveva essere arrestato”

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Carletti è indagato per abuso d’ufficio, ma secondo la Cassazione gli indizi a suo carico non sono sufficienti per giustificare l’arresto.

Il sindaco di Bibbiano potrà ora affrontare il processo dopo esser tornato libero.

Il primo cittadino era stato arrestato nello scorso giugno e dopo sei mesi è tornato libero.

Carletti è stato sospeso dal ruolo di sindaco dopo la decisione del prefetto e si è autosospeso dal Partito Democratico, di cui faceva parte. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Oggi la prefetta di Reggio Emilia Maria Grazia Forte, interpellata dall’agenzia Ansa, ha dichiarato che il sindaco Pd può tornare a fare il sindaco “nel pieno delle sue funzioni”. ‘Parlateci di Bibbiano’, ne stanno parlando i giudici con gli atti, facendo chiarezza rispetto al fango gettato dalla Lega. (Il Fatto Quotidiano)

Ora potrà affrontare a piede libero il processo (per la metà di dicembre è prevista la chiusura delle indagini preliminari) assieme agli altri 28 indagati nell'inchiesta condotta dalla Procura di Reggio Emilia. (Leggo.it)

La notizia è stata diffusa da un tweet dell’ex parlamentare('La Cassazione ha stabilito che non vi sono mai state le condizioni per l’arresto del Sindaco di Bibbiano. (La Pressa)

Il Procuratore Mescolini il giorno dopo, in occasione della conferenza stampa, chiarisce la mia posizione, ma la verità sembra interessare a pochi. Dopo pochi giorni la sentenza di condanna era già stata emessa: i vili barbari del web chiedevano “in nome del popolo” il pubblico linciaggio degli indagati, sindaco in testa, se poi - ha concluso - il sindaco è del Pd ancora meglio». (Corriere della Sera)

Bene, la Cassazione ha detto che quel sindaco non doveva essere arrestato. Ancora, Stefano Ceccanti: "La Cassazione stabilisce che l'arresto del sindaco di Bibbiano era illegittimo. (L'Unione Sarda.it)

(Fotogramma). E' tornato libero il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti. La Cassazione ha infatti dato ragione ai suoi difensori, gli avvocati Giovanni Tarquini e Vittorio Manes, revocando l'obbligo di dimora ad Albinea, dove vive con la sua famiglia, che era stato disposto nei suoi confronti dal Tribunale del Riesame che a settembre gli aveva revocato i domiciliari. (Adnkronos)