Manifestazione Gilet arancioni, Antonio Pappalardo: «Basta mascherine e vaccini sono pericolosi»

Corriere della Sera INTERNO

Manifestazione dei Gilet Arancioni a Milano - Agenzia VISTA / Alexander Jakhnagiev /CorriereTv. Milano, 30 maggio 2020 Il Movimento Gilet Arancioni chiede di far votare il popolo italiano su tre punti: fine del governo Conte non votato dal popolo, istituzione di una Assemblea Costituente per approvare una nuova legge elettorale in linea con i principi costituzionali, elezioni ad ottobrre per il rinnovo del parlamento, i cui membri sono tutti abusivi, coniazione della moneta nazionale, lira italica, da distribuire alle famiglie prive di reddito e alle micro, piccole e medie imprese per la ripresa delle loro attività produttive. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

«Partiamo dal popolo per chiedere la fine del Governo Conte, l’elezione di un nuovo Parlamento e di un nuovo capo dello Stato, e per porre fine alla dittatura sanitaria in atto. Ma non solo Milano. (Firenze Post)

Chi sono i gilet arancioni? Questi gilet arancioni sognano, metaforicamente o forse no, di marciare su Roma e il politico fighetto cosa fa? (Indiscreto)

Dal palco, prima e dopo il suo intervento, è stato chiesto - con scarso esito - di rispettare il distanziamento sociale; poche le mascherine indossate dai partecipanti e centinaia di persone accalcate per salutare il generale. (Corriere della Sera)

Basta con le menzogne e le falsità, avete terrorizzato il popolo italiano, lo avete annichilito". Ha esordito così, davanti al Teatro Piccinni di Bari, il generale Antonio Pappalardo, presidente dei 'gilet arancioni', che domenica 31 maggio hanno fatto tappa in Puglia dopo le manifestazioni in varie città, comprese Milano e Roma dov'è scesa in piazza anche l'estrema destra di Casapound. (La Repubblica)

"Il Coronavirus non è letale - ha ribadito - ammazza gli ultra 80enni malati. A Bari alcune centinaia di persone hanno urlato più volte "Libertà! (La Repubblica)

Gilet Arancioni, migliaia di persone in strada. La gente che mi ha supplicato “Generale, ci liberi, ci stanno facendo vivere con i ceppi, non si può vivere più in queste condizioni. (Leggo.it)