Coronavirus, emergenza in Ecuador: per le strade i corpi dei cadaveri dati alle fiamme

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Testimoni denunciano di aver chiamato i numeri di emergenza per far ritirare i morti, ma nessuno ha dato loro una soluzione e i corpi sono rimasti in casa per due e anche quattro giorni di attesa.

Dalla città di Guayaquil, la più colpita dal coronavirus in Ecuador, arrivano immagini drammatiche.

Il problema del recupero delle persone decedute in città dura da più di una settimana.

I corpi di coloro che sono morti nelle case, per il virus o per altri motivi, hanno iniziato a essere gettati sui marciapiedi, negli angoli, nei portoni o nei contenitori dell’immondizia, avvolti in rudimentali sacchi di plastica, e in certe circostanze dati alle fiamme. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Coronavirus in Cina: nuovo casi e crescita degli asintomatici. Non c’è più spazio per seppellire i corpi delle vittime da Coronavirus in Ecuador. Il corpo è ancora lì, a letto, perché nessuno può toccarlo»: ha dichiarato Jésica Castañeda ai microfoni della BBC Mundo. (CronacaSocial)

Moltissime le persone che muoiono in casa, senza aver ricevuto cure nè assistenza. In Ecuador, a Guayaquil, i cadaveri delle persone morte in casa a causa del Coronavirus vengono gettati nei cassonetti, o bruciati per le strade. (Zon.it)

Padre Barranco sottolinea che le comunità ecclesiali ispirano fiducia a molte persone che vogliono donare per aiutare chi ha bisogno. La presenza della Chiesa. La Chiesa cattolica ha concentrato i suoi sforzi sia sul piano della solidarietà che su quello spirituale. (Vatican News)

Il problema del recupero delle persone decedute in città dura da più di una settimana. Cadaveri delle vittime del Covid-19 vengono bruciati in strada perché il sistema funerario è collassato e gli obitori sono pieni. (Corriere di Rieti)

Le pompe funebri non riescono a gestire l’elevato numero delle vittime anche a causa del coprifuoco e del timore di venire contagiati. News | Coronavirus in Ecuador, corpi abbandonati per strada. (LE IENE)

Lasciato l’Estremo Oriente il virus si sta diffondendo a Ovest con velocità allarmante e ci sono Paesi sopraffatti dal contagio. Coronavirus, l'attesa disperata davanti un ospedale in Ecuador: "Se qualcuno muore è solo uno in meno". (La Stampa)