Riparte l’export: +14,4% nel mese di giugno ma il calo è del 12% rispetto al 2019

Corriere della Sera ECONOMIA

Su base annua, la flessione dell’export è ancora ampia ma «in progressiva ed evidente attenuazione» ed è spiegata per un terzo dal calo delle vendite di beni strumentali.

Alla flessione tendenziale dell’import, in netto ridimensionamento, contribuisce per oltre 12 punti percentuali il calo degli acquisti di energia e beni strumentali.

Anche l’import registra un nuovo e marcato aumento sul mese, cui contribuisce in particolare la ripresa degli acquisti dal mercato extra Ue. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +7.761 milioni di euro (era +8.891 milioni a giugno 2019). A giugno 2020 si stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (+16,1%) che per le esportazioni (+14,4%). (Investire Oggi)

(ITALPRESS) – A giugno 2020 si stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (+16,1%) che per le esportazioni (+14,4%). (SardiniaPost)

di Redazione Online. Segnali di ripresa nella vecchia Europa che dopo il Covid arranca appesantita dai suoi fardelli storici: l'Italia a giugno vede salire dell'8,9% la produzione industriale rispetto a maggio. (TG La7)

Le maggiori flessioni toccano, invece, tessile-abbigliamento (-26,7%) e mezzi di trasporto (-26,4%). Diverso, sostanzialmente capovolto, il quadro tendenziale: su base annua l’unico settore che segna un incremento è quello delle attività estrattive (+1,5%). (videoinformazioni)

L’incremento su base mensile dell’export è dovuto agli aumenti delle vendite sia verso i mercati extra Ue (+15,6%) sia verso l’area Ue (+13,3%). Nel mese di giugno 2020 si stima che i prezzi all’importazione aumentino dello 0,1% su maggio 2020 e diminuiscano del 6,5% su base annua. (Kongnews)

L’incremento su base mensile dell’export è dovuto agli aumenti delle vendite sia verso i mercati extra Ue (+15,6%) sia verso l’area Ue (+13,3%). Nel secondo trimestre 2020, malgrado la crescita a maggio e giugno, la variazione rispetto al trimestre precedente resta ampiamente negativa sia per l’export (-24,8%) sia per l’import (-21,8%), a causa del forte calo registrato ad aprile. (T-mag)